Coronavirus, Calabria passerà zona gialla domenica 13 dicembre: ecco cosa cambia


La Calabria si avvia a lasciare la zona arancione per entrare in zona gialla. La Regione sarebbe infatti riuscita a soddisfare gli standard richiesti dall’Istituto Superiore di Sanità e a fornire i dati relativi ai 21 indicatori richiesti come criterio di valutazione e monitoraggio del grado di rischio di contagio a Covid-19.

L’incompletezza e la non valutabilità dei dati forniti dalla Regione Calabria, fino ad ora si riferivano alla mancata digitalizzazione dei dati e ad un parametro in particolare: il numero dei casi sintomatici notificati nell’arco temporale dei trenta giorni, con data di inizio in cui hanno avuto inizio i sintomi.

Per essere valido questo parametro deve superare a livello regionale la soglia del 60%. La Regione quindi deve essere in grado di fornire l’indicazione della data di inizio dei sintomi dei pazienti Covid per almeno il 60% dei casi sintomatici trasmessi negli ultimi trenta giorni.

Secondo quanto affermato stamani dal presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, la Calabria ha tutte le carte in regola per diventare zona gialla già nella giornata di domenica 13 dicembre. “Da domenica, guardando ai nostri dati attuali, credo che saremo in zona gialla. Ci sono tutti i presupposti per cambiare colore. Speriamo che il governo prenda in carico i dati che gli abbiamo inviato e che ci hanno permesso di allinearci al resto d’Italia”. Queste le dichiarazioni di Spirlì in un video diffuso questa mattina dalla sua pagina Facebook. “La cosa importante – ha concluso il presidente -, ad ogni modo, non è diventare zona gialla ma, quando lo saremo, sarà riuscire a rimanere persone di buon senso che non si abbandoneranno ad eccessi. Non vuol dire che sarà finita, il virus continuerà a circolare. Ci dovremo comportare sempre in maniera sensata, senza assembramenti, mantenendo le distanze e utilizzando le mascherine”.

Cosa cambia da zona arancione a zona gialla
Nelle regioni in zona gialla ci si può spostare dalle ore 5 alle ore 22 senza autocertificazione. Dalle 22 alle 5 restano vietati gli spostamenti, salvo quelli dovuti a esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È inoltre consentito spostarsi in un comune diverso, a patto che entrambi si trovino in area gialla. Tutti i negozi possono riaprire, non sono previste limitazioni alle categorie di prodotti acquistabili. Si può raggiungere la seconda casa, a patto che si trovi anch’essa in zona gialla. Nella zona gialla i ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti con possibilità di consumo all’interno dalle 5 alle 18.

Dalle ore 22 alle ore 5, quindi, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.

È possibile raggiungere la seconda casa se sia la prima che la seconda casa si trovano entrambe in un comune dell’area gialla. Se la seconda si trova in un comune dell’area arancione o di quella rossa, è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.

Ci si può spostare per andare in chiesa dalle 5 alle 22. Invece, dalle 22 alle 5, vige un regime degli spostamenti analogo a quello relativo alla zona rossa.