Coronavirus e vacanze: presenze registrate e mete più gettonate


È inutile girarci intorno: il Coronavirus ha senza ombra di dubbio modificato non solo la nostra vita quotidiana, ma anche i momenti speciali, dai matrimoni alle feste di compleanno, incluse le tanto agognate vacanze estive. I risultati dei motori di ricerca hanno evidenziato come la scelta degli italiani si sia rivolta a un turismo “di prossimità”, ossia entro i confini nazionali. E, purtroppo, i timori della vigilia nei confronti del virus non sono stati sufficienti a migliorare la situazione, visto il recente aumento dei casi.

Partenze in calo e concentrate nel mese di Agosto
Nel mese di Luglio Coldiretti aveva ipotizzato un calo del 23% degli italiani in vacanza, indicando nel 90% la percentuale intenta a programmare viaggi turistici in Italia. Di questi, il 25% era alla ricerca di una meta interna alla Regione di appartenenza. I risultati riscontrati a luglio e agosto hanno confermato appieno questa previsione. In Agosto, ad esempio, in base a quanto comunicato dalla stessa Coldiretti, sono stati 21,1 milioni gli italiani ad essersi concessi almeno un giorno di vacanza lontano da casa. Un calo di 11 punti percentuali rispetto al 2019 legato al difficile periodo, ma comunque un risultato accettabile se paragonato a quanto accaduto a giugno (- 54% rispetto all’anno precedente) e luglio (-23). I timori legati al virus, infatti, hanno indotto a spostare il più possibile in avanti la partenza, fissandola proprio ad Agosto. Anche in quel mese, però, non è stato possibile per nessuna Regione organizzare le classiche feste e fiere estive.

Mare, montagna ed entroterra
Quali sono state le destinazioni estive preferite durante la pandemia? Il mare, nonostante il Coronavirus è rimasto in cima alle preferenze, seguito dai monti. Sono aumentate le visite ai borghi, a scapito delle grandi città d’arte, in cui il turismo è crollato di 6 punti percentuali. Un maggiore interesse per l’entroterra ha premiato soprattutto Toscana, Umbria e Marche. Trend positivo anche per le mete lacuali, con una percentuale passata dall’1 al 3%. Il timore di divenire vittime del contagio ha avuto conseguenze anche su eventi e musei, che hanno visto un deciso calo di visitatori. La preferenza è ricaduta su destinazioni meno note (e quindi meno affollate). Al fine di ridurre i rischi, durante le vacanze anche le uscite per pranzare e cenare in ristorante, e gli aperitivi, sono stati meno frequenti.

Mete preferite in Italia e all’estero nel post-Pandemia
Prendendo in considerazione le Regioni a maggiore tasso di affluenza nei mesi di Luglio e Agosto non stupisce la presenza in cima alla lista di:
• Sicilia
• Puglia
• Sardegna
• Toscana

La Sicilia è stata la vera regina di questa estate, ospitando 3 milioni di turisti; un risultato addirittura superiore a quello fatto registrare nel 2019 (2,7 milioni). Gli amanti della montagna si sono diretti verso Trentino, Umbria e Friuli. Le sorprese? Sicuramente il Molise, capace di raddoppiare il numero di visitatori dell’anno precedente, e le Regioni centrosettentrionali, in particolare Lombardia, Piemonte e Veneto. Chi ha scelto comunque di spostarsi all’estero anche in presenza delle limitazioni imposte per far fronte alla Pandemia, si è indirizzato soprattutto verso Grecia e Francia. A seguire Croazia e Spagna.

Quanto scritto in precedenza conferma come nell’estate 2020 si sia verificato un importante calo nel numero di turisti interessati a mete straniere fino a un anno fa in cima alle preferenze, Croazia in primis. Una minore affluenza è stata registrata anche in Italia. Tuttavia, guardando il lato positivo, il fatto di spostarsi lungo la Penisola ha permesso a molti di scoprire (o riscoprire) le meraviglie naturali e la ricchezza architettonica del nostro Paese.