Coronavirus, Vono (IV): Buone proposte ma poca concretezza, la Calabria non è di serie B


Malgrado l’impegno personale profuso in questi giorni, l’interessamento dei più alti vertici politici e amministrativi nazionali e la disponibilità diretta di imprenditori anche stranieri, in Regione vi è ancora un’inspiegabile difficoltà di approvvigionamento dei presidi sanitari necessari. Eppure presso la Protezione Civile Nazionale è stato operativo, fin da subito, un fondo che permette il rimborso totale delle spese sostenute dalle regioni per l’emergenza. Addirittura con i vari DPCM che si sono susseguiti sono stati stanziati fondi importanti per la Protezione Civile e sono state allentate anche le maglie della burocrazia per le varie gare d’appalto. In Calabria però siamo ad un punto fermo tra task force ed enti non coordinati tra loro. Pochi giorni fa ho potuto constatare personalmente il gran da fare della Protezione Civile e del Dipartimento della Salute della Regione Calabria ma rimango attonita rispetto al non procedere nelle azioni concrete.

Comprendo le difficoltà che un’emergenza del genere può comportare ma credo necessaria una stretta nelle tempistiche prima che la questione diventi irrisolvibile o le procedure inutili perché giunti ad un punto di non ritorno. È importante un coordinamento tra i vari enti e ASP responsabili affinchè le attività poste in essere non vengano vanificate per errori grossolani come ad esempio non avvisare la Protezione Civile Nazionale delle partite di dispositivi o medicinali diretti in Calabria e poi lamentarsi delle requisizioni.

È utile la collaborazione e la condivisione per consentire un’azione sinergica e una sburocratizzazione delle pratiche. Abbiamo la possibilità di contattare direttamente aziende produttrici del materiale utile, disponibilità di risorse finanziarie per l’emergenza, contatti diretti per evitare blocchi e requisizioni ma non si riesce ad andare oltre. In questo periodo è necessario mettere in campo le forze migliori non solo negli ospedali dove abbiamo dato prova di gestire le emergenze con professionalità e spirito di abnegazione da parte di tutti i medici e il personale socio-sanitario impegnato ma anche e soprattutto da chi dovrebbe assumersi, a livello regionale, le responsabilità delle situazioni che necessitano di indicazioni competenti e responsabili.

È necessario che ognuno faccia il suo per riuscire negli intenti senza indugi e rimpalli. A dimostrazione che il mio è solo un invito ad agire in modo solerte senza nessun intento polemico, continuo nel mio impegno quotidiano con piena disponibilità a collaborare per lo svolgimento concreto di un’attività politico-legislativa che garantisca un elevamento sociale ed economico del nostro Paese e della nostra Calabria.