Si mormora che sul Corso passeranno le auto, sia pure in senso unico quale che sia. Io manifesto qui il più netto e indiscutibile dissenso, per le seguenti ragioni:
- Se il Corso doveva continuare ad essere una rotabile, tanto valeva lasciarlo come prima, ed evitare tutto questo ambaradan con relative spese.
- Se tutto era un senso unico, bastava un cartello stradale.
- Se il Corso, come, alla peggio, ma pure è avvenuto in questi mesi, deve diventare un luogo di passeggio e incontro, che ci fanno, nel mezzo delle conversazioni, le auto in fila in una strettoia?
- Se vogliono collocare piante e persino alberi, quanto spazio resta per passeggiare, occupando metà sede per le auto e metà per l’ecologia?
- Se qualche coraggioso bar vuole piazzare tavolini e sedie, prenderemo il caffè in mezzo ai gas di carico?
- Se a qualche simpaticone di automobilista salta l’uzzolo di fermarsi un attimino… ovvero parcheggiare? Tutti sappiamo che le multe, a Soverato, sono come la Tyche dei Greci: un’imprevedibile eventualità, un caso.
- Possibile ci sia ancora qualche commerciante così ottuso da credere che il traffico automobilistico giovi alle sue vendite? Se mai, è il contrario!
Ma il progetto… Beh, vedi punto 2. Si mette un cartello DIVIETO DI ACCESSO, e tanti saluti.
Io mi sono espresso: vediamo se qualche illustre intellettuale cittadino riesce a farsi uscire una parola di bocca pure lui?
Ulderico Nisticò