Cotronei


Steven Tyler (Aerosmith) diffida il comune di Cotronei: “Per il museo del rock non usino il mio nome”

Siccome tutti sono “innocenti fino a sentenza definitiva”, lo sono anche i quindici indagati di Cotronei. Detto questo e fatta la lezioncina di educazione civica, cerchiamo di riassumere.

Un cantante americano è originario di Cotronei; come molti discendenti di emigrati, tiene alle radici, e a Cotronei si reca personalmente.

Nasce l’idea di una struttura museo, la quale viene finanziata dalla Regione con un milione e trecentomila euro (€ 1.300.000). Mi fermo qui, perché tutto il resto è sub iudice, cioè oggetto di indagini; e, a quanto leggo, è una faccenda ingarbugliata.

Da calabrese, e con qualche esperienza e amicizia a Cotronei, affaccio le seguenti osservazioni:

1. Se c’è del marcio, è l’ennesima figuraccia della Calabria.
2. Ciò è particolarmente irritante perché, se c’è marcio, è stato spacciato per cultura.

3. Le indagini devono essere rapide e convincenti: gli indagati o sono innocenti o sono colpevoli.
4. Se non si fa così, rischiamo sia la solita cronaca presto dimenticata.

5. Se si arriva al processo, la Regione si deve costituire PARTE CIVILE, pretendendo i danni morali e materiali.
6. Già che si trova, la Regione deve fare una bella indagine interna: € 1.300.000 sono soldi grossi! Vediamo se qualcuno è colpevole di CULPA IN VIGILANDO.
7. Varie ed eventuali.

Ulderico Nisticò