Una nuova variante di SARS-CoV-2, denominata LP.8.1, sta facendo registrare un aumento dei casi di Covid-19 in diverse zone dell’Asia e negli Stati Uniti. La variante è stata recentemente inserita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) tra quelle “sotto monitoraggio” per la sua capacità di diffondersi rapidamente e di eludere, in parte, la risposta immunitaria.
Origine e caratteristiche di LP.8.1
LP.8.1 è una sottovariante della già nota JN.1, appartenente alla famiglia Omicron. È stata individuata per la prima volta nell’estate del 2024 e, in pochi mesi, ha conquistato terreno soprattutto negli Stati Uniti, dove oggi rappresenta oltre il 40% dei nuovi contagi.
Secondo i dati preliminari, LP.8.1 sarebbe circa il 67% meno infettiva di JN.1, ma avrebbe una maggiore capacità di sfuggire agli anticorpi, sia naturali che vaccinali, aumentando così le possibilità di reinfezione.
I sintomi più comuni
I sintomi associati a LP.8.1 non si discostano molto da quelli delle precedenti varianti Omicron. Le manifestazioni cliniche più frequenti includono:
Febbre
Tosse secca
Mal di gola
Stanchezza e dolori muscolari
Congestione nasale
Mal di testa
Nausea o vomito
Diarrea
In alcuni casi, alterazioni di gusto e olfatto
Gli esperti sottolineano che questi sintomi sono comuni anche ad altre infezioni respiratorie stagionali, pertanto è consigliabile sottoporsi a un test in presenza di sintomi sospetti.
La risposta dei vaccini
Nonostante la sua capacità di evasione immunitaria, le analisi condotte finora suggeriscono che i vaccini anti-Covid attualmente disponibili continuano a offrire una buona protezione contro le forme gravi della malattia provocate da LP.8.1. Questo dovrebbe limitare il numero di ricoveri e decessi, anche in presenza di un aumento dei casi.
La situazione in Asia e nel resto del mondo
L’impennata dei contagi in alcuni Paesi asiatici e negli USA ha spinto le autorità sanitarie a intensificare i controlli, i sequenziamenti genetici e le campagne di vaccinazione. In Europa, la variante è stata segnalata in casi sporadici, ma non rappresenta ancora un rischio significativo.
Al momento, LP.8.1 viene monitorata con attenzione dagli enti sanitari internazionali, ma non ci sono evidenze che indichino un aumento della gravità della malattia o una pressione eccessiva sui sistemi sanitari. Resta però fondamentale adottare comportamenti prudenti, come l’uso della mascherina in ambienti affollati e la vaccinazione di richiamo, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione.
La pandemia non è finita, ma la situazione è sotto controllo: informarsi e mantenere alta l’attenzione resta la prima forma di protezione.