Crolla ponte nel catanzarese, cinque persone accusate di disastro colposo


Cinque persone sono state rinviate a giudizio col rito ordinario nell’ambito del processo del crollo di Cropani avvenuto nell’agosto del 2019. Sono stati rinviati a giudizio Giuseppe Marchio, Natale Pirrottina, Ezio Corrado, Massimiliano Berlingeri e Mariella Torchia che hanno optato per il rito ordinario.

Stefano Lucia, difeso dall’avvocato Enzo Ioppoli, sarà invece giudicato con il rito abbreviato, condizionato all’escussione del perito di parte che verrà escusso, unitamente al perito del pubblico ministero, ammesso a prova contraria, all’udienza dell’8 marzo prossimo.

Per gli altri indagati, invece, il processo inizierà il prossimo 8 maggio dinanzi al Tribunale di Catanzaro in composizione monocratica. I sei sono accusati di disastro colposo. Lucia (direttore dei lavori) e Marchio (capo operaio), secondo l’accusa, non avrebbero predisposto i necessari interventi tecnici volti a garantire il regolare funzionamento della condotta idrica che correva parallela al tratto di strada.

La condotta non sarebbe stata dotata né del rivestimento esterno di protezione contro la salsedine marina, né del tubo di protezione esterno. Si sarebbe, così, corrosa e ne sarebbe nata una falla con conseguente fuoriuscita d’acqua a forte velocità e successiva inondazione del terreno sottostante al ponte, contribuendo a determinarne il cedimento.

L’accusa è di disastro colposo anche per Natale Pirrottina, responsabile dei lavori nominato da Rete ferroviaria italiana, per gli ingegneri Ezio Corrado, Massimiliano Berlingeri e per l’architetto Mariella Torchia, in qualità di progettisti, responsabili della costruzione del ponte, per aver realizzato l’opera senza prevedere il rischio di rottura della condotta idrica installata in parallelo alla strada, della successiva fuoriuscita di acqua sul terreno sottostante e del conseguente indebolimento e cedimento della strada.

Nel collegio difensivo gli avvocati Salvatore Salerno, Rodolfo Banaio, Alessandro Vittorio Sculco, Raffaele Brescia, Giuseppe Vittorio Chindamo. Le persone offese Francesco, Daniela e Concettina De Luca, che si sono costituite parti civili, sono difese dagli avvocati Antonello Talerico e Alessandro Lazzaro.