“Cultura [è] Economia”, il 26 aprile in CCIAA incontro sull’arte della seta


Tornano gli incontri sulla cultura aperti ai cittadini promossi dalla Camera di Commercio di Catanzaro. Per il ciclo “Cultura [è] Economia”, il prossimo 26 aprile, l’Ente camerale ospiterà l’appuntamento dedicato alla tradizione serica catanzarese dal titolo “L’Arte della Seta – Una storia antica ancora viva sul territorio” (ore 10:30, Salone di Rappresentanza del palazzo della CCIAA di Catanzaro).

Ai saluti istituzionali di Daniele Rossi, commissario straordinario dell’Ente, e del segretario generale Bruno Calvetta, seguiranno gli interventi dell’archeologo Francesco Cuteri e delle imprenditrici che operano nel settore della seta Marianna Bartuca (Dal Baco alla Seta, Cortale) e Miriam Pugliese (Nido di Seta, San Floro). L’introduzione sarà curata da Raffaella Gigliotti, responsabile della Biblioteca della Camera di Commercio di Catanzaro e promotrice del ciclo di iniziative sulla cultura.

A moderare l’incontro sarà Fabio Lagonia, editore della rivista Globus, che ha collaborato alla promozione dell’appuntamento: «Un territorio può crescere anche attraverso la valorizzazione del suo patrimonio, materiale e immateriale. In quest’ottica la rivista culturale “Globus”, fondata e realizzata nel capoluogo calabrese, ha voluto mettere in risalto quella parte fondamentale della storia di Catanzaro ancorata sull’arte della seta e sui  “Capitoli Ordinationi et Statuti firmati”,  il prezioso manoscritto cinquecentesco custodito dalla locale Camera di Commercio: questo documento dice tanto sull’economia, la società, la cultura e l’arte del fare manuale e intellettuale che per secoli hanno attraversato la nostra città, conferendole una caratteristica identitaria importante. Inoltre, l’eroismo imprenditoriale di chi tiene ancora viva questa tradizione diventa un motivo in più per riflettere su ciò che oggi e domani può rappresentare l’arte della seta per questo territorio. Da qui è nata l’idea e la collaborazione tra la Camera di Commercio di Catanzaro e “Globus” al fine di rafforzare la consapevolezza su tale patrimonio storico, economico e sociale, e consegnarlo alle giovani generazioni perché ne facciano tesoro. In quest’ottica, la Biblioteca camerale – che vuole essere un punto di riferimento vivace per la cultura e l’impresa – è uno dei luoghi di elezione che può assolvere a tale scopo».