Cultura e professionalità in Calabria


 La Calabria mostra numero di professionisti più o meno uguale a quello di altri luoghi; e ciò si verifica, a mia scienza, dai tempi più antichi, con filosofi e medici ed eruditi, poi dotti monaci e geografi, e sempre bravi avvocati… E i poeti? A poeti andiamo malissimo, se il poeta è, dice Platone, “una cosa leggera e divina”, non un verseggiatore: di verseggiatori più o meno dilettanti, ne abbiamo un visibilio in latino e in volgare.

 Insomma, sotto questo aspetto, in Calabria predomina la professionalità, una virtù che, per sua natura, è rispettabile e solida, però prevedibile e ripetitiva e di mestiere; e senza mai quella rottura di livello che fa cambiare le cose; e dunque senza creatività e trasgressione. Anche i trasgressivi, per altro molto rari, importano in Calabria trasgressioni altrui, e di solito falliscono clamorosamente.

 Fatta questa rapida premessa, chiediamoci che cultura ci sia in questo 2022 ormai 2023, in Calabria; e, a parte, ribadisco, la professionalità, mi pare poca e scarsa. E vi faccio un esempio che secondo me è significativo, quando, l’altro giorno al Comune, un tale molto, molto addentro all’ufficialità calabra fece della piattissima ironia (io non me lo solo filato proprio!) sulla mia battaglia dei Bronzi. Attenzione, non disse che la Calabria sta facendo qualcosa per i Bronzi, no, fece capire che era una mia fissazione magari senile. Ed è un ottimo esempio di calabresità professionale e mai critica e dubitativa; e politicamente corretta.

 Ma la Calabria sui Bronzi non ha fatto niente di serio, nell’ormai finito 2022; come, nel suo piccolo, niente di serio fece Soverato nel ’21 per il Gagini… eccetera. Ragazzi, se non ha fatto manco per s. Francesco di Paola, volete che la Calabria si curi di Stesicoro e Ibico e Alessi? Nosside, solo perché femmina, ma nessuno ha letto un verso manco in traduzione, e figuratevi in greco.

  Esempio conclusivo. Tocco l’argomento dell’arte disseminata a Catanzaro, qui su Soveratoweb, e lo riprende l’AGI eccetera. Reazioni da parte della Regione? ZERO. Da parte della Provincia? ZERO. E da parte del Comune di Catanzaro… l’Amministrazione Fiorita, nota come il fior fiore della cultura? ZERO SPACCATO. Idem per associazioni, scuole eccetera. Ecco la differenza tra professionalità e cultura.

 Avrete notato che in questo elenco ci sono sia centrosinistra sia centro(destra), tanto sempre centro sono. Ho votato per Occhiuto; se fossi stato a Catanzaro, e mi avessero fatto scegliere tra due candidati di sinistra, avrei votato Fiorita. Però c’è che votare, oggi, non vuol dire affatto votarsi a una causa, vuol dire solo, e distrattamente, votare; e poi chiedere conto dell’operato… nel caso della cultura, del NON operato.

Ulderico Nisticò