Cultura, emozioni e attualità nel libro di Rossella Nasso


Viaggerà su questo triplice binario la presentazione del libro di Rossella Nasso Nasso “Il nemico in comune. Non vivere per amarti, ma amati per vivere”.

Il “battesimo” del volume, stampato grazie al contributo di Arci Calabria, è atteso per giovedì prossimo, 27 agosto, ore 21:30, all’anfiteatro comunale Nicolas Green, messo a disposizione dall’amministrazione comunale.

Previsti gli interventi di Giuseppe Apostoliti, presidente regionale dell’associazione Arci Calabria; Luigi Ruggiero, sindaco di Amaroni; Carmela Costanzo, giornalista e critico letterario; Barbara Curcio, specialista in Patologia Cervicovaginale e in Patologie correlate all’Hpv.
Modera Franco Polito, direttore del giornale online preserreedintorni.it.
La voce fuori campo sarà di Simona Nasso.
Il libro è uno scritto a due facce.

Da un lato c’è la rivisitazione a tutto tondo dell’ esperienza vissuta da “Alice”, nome di fantasia di un’amica del cuore dell’autrice, che grazie al suo “credo” assoluto nel valore della prevenzione riesce a sconfiggere il Papilloma Virus.

Nell’altro, invece, si snoda il recuperato rapporto tra la protagonista e un’ amica ritrovata a distanza di anni (superficiale e per niente confidente con la prevenzione) che, ironia della sorte, si ritrova all’improvviso nello stesso baratro di “Alice”.
Rossella Nasso, alla sua prima esperienza letteraria ufficiale, le affronta con semplicità ma incisività.

Nata a Castellanza, in Lombardia, cresce in Calabria, ad Amaroni, graziosa comunità dell’entroterra catanzarese, famosa per il delicato miele che vi si produce.

Diplomata in Lingue, fa l’imprenditrice. È titolare del “Forum”, birreria – paninoteca che da 20 anni con la qualità dei suoi panini delizia i palati degli avventori provenienti da ogni angolo dell’ hinterland.
È sposata con Francesco Squillacioti, compagno anche sul lavoro. Ha due figli: Ester e Raffaele. Collabora con il giornale online www.preserreedintorni.it

Passione innata per la scrittura, fin da bambina un foglio bianco e una penna sono stati la “stanza” dove raccontarsi senza filtri. Con la scrittura cerca di comprendere la vita, imparando a conoscere le emozioni e a governarle.
La penna diventa il mezzo per dare un’ impronta alle sue emozioni e trasferirle su un foglio apparentemente triste, vuoto, ma potentissimo nel dare voce alla voce a volte silente, muta, imbarazzata.

«Di tutti complimenti ricevuti – sottolinea – uno fa spesso eco nella mia mente e nel mio cuore: “Tu parli scrivendo”. Il vero e unico intento di chi si avvicina a questo mondo fatto di lettere e parole: la scrittura».