Curiose istituzioni britanniche


Tutte le costituzioni moderne del mondo (“carte”) derivano da una costituzione che non esiste. Nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (UK), ci sono istituzioni consuetudinarie, e si ricordano anche alcuni antichi documenti scritti, ma non vige una costituzione, bensì si governa per prassi.
Le fasi storiche, per farla breve, furono:

– Nel 1066 il duca Guglielmo di Normandia conquista l’Inghilterra sassone e ne diviene re;
– I suoi successori Plantageneti vorrebbero imporre una monarchia assoluta, ma devono affrontare le resistenze dei feudatari normanni;
– Nel 1215, questi ottengono da Giovanni la “Magna Carta Libertatum”; i re dovranno sempre fare i conti con un parlamento di lord, cui si aggiungerà una camera delle città;
– Paradossalmente, il potere del parlamento si afferma durante la “repubblica”, in realtà dittatura di Oliverio Cromwell, con la decapitazione di Carlo I Stuart nel 1649;
– Fu ancora il parlamento a gestire il ritorno degli Stuart e, tra 1707 e 1714, la creazione dell’UK con Inghilterra e Scozia, e la nomina di Giorgio I di Hannover, principe tedesco ma unico erede protestante.

Veniamo a oggi

– Intanto nascevano due partiti, e qui dobbiamo soffermarci. I partiti, in tutte le costituzioni scritte, sono solo una concessione, quasi solo tollerati: in quella italiana, compaiono appena all’art. 49 “i cittadini possono riunirsi in partiti per concorrere… ”; da notare, concorrere, quindi agire assieme a qualche altra cosa, che però non c’è. I partiti italiani, essendo indefiniti, sono anche illimitati, e possono fare il loro comodo.
– I partiti inglesi sono invece delle istituzioni, anche se, ovviamente, di prassi e non scritta. Esempio: la May, capo del partito conservatore, è stata sfiduciata dal suo partito, che ha eletto Boris Johnson; la regina Elisabetta, secondo la prassi, nomina Johnson “premier”, con tutti i poteri.
– Ebbene, la May è stata sfiduciata non dal parlamento, ma dal partito, e così è stato eletto Johnson. Il partito conta 160.000 iscritti, e solo questi 160.000 hanno avuto tale potere.
– Gli altri sessanta milioni di sudditi di Elisabetta non hanno potuto dire nulla. Peggio per loro, se si escludono dalla vita politica: così si ragiona, in quelle isole. Del resto, in un UK in cui il Times vende 200.000 copie e il Sun, giornale di pettegolezzi e scandali, 4.000.000, non può che essere così.
– Però, quando c’è guerra o altro problema nazionale, tutti i sudditi sono attorno al governo del re.
– La camera dei Comuni, a sua volta, viene eletta con sistema maggioritario secco, quindi su base personale. I candidati rappresentano sì i due partiti, ma i partiti devono stare bene attenti a chi candidano, o perdono in maniera altrettanto secca.

E non abbiamo ancora finito:

– La Gran Bretagna conserva molte istituzioni medioevali: diritto consuetudinario (common law), pesi e misure, tradizioni invincibili anche in parrucche e vestiario e divise; e l’isola di Man ha un signore che è feudatario di Elisabetta, ma non fa parte dell’UK, e tanto meno dell’Europa.
– C’è un’intera camera dei lord, in cui si siede per diritto feudale e di nascita; che era effettivo fino al 1818. Ma la nobiltà britannica ha sempre pagato i suoi privilegi con il sangue e con la vita al servizio del re.
– Il sovrano è anche capo della Chiesa anglicana, non solo in Inghilterra, ma in diverse parti del mondo, tra cui il Sudafrica.
– L’UK del 1714 è nato da unione tra Regno d’Inghilterra e Regno di Scozia, nel 1803 estesa anche a un puramente nominale Regno d’Irlanda. Ebbene, questi tre Regni, come si unirono si possono separare: ed è ampiamente avvenuto nel 1921 e 1937 in Irlanda cattolica (tranne l’Ulster protestante); e durante la Seconda guerra mondiale, l’Irlanda si divertì a restare neutrale per far dispetto al re inglese.
– Ovvero, se la Scozia si dovesse separare, sarebbe solo una variazione del 1714.
– Lo stesso se l’Inghilterra e la Scozia, separate, dovessero diventare, entrambe o una delle due, repubblicane: vedi 1649. Spero rispettino la vecchia e distinta signora Hannover Windsor più di quanto fecero allora con lo Stuart.

Insomma, è tutto un altro pianeta, oltre la Manica; e frutto di secoli di storia assolutamente non ripetibili altrove. La sola cosa che mi piacerebbe imitare è il maggioritario secco: ragazzi, un buon 90% dei nostri parlamentari non sarebbe eletto manco consigliere aggiunto del Club di Topolino!

Ulderico Nisticò