Davoli, il sindaco Papaleo sulla polemica del reliquato: “ogni operazione è stata eseguita con trasparenza”


papaleoSiamo costretti a rispondere, di nuovo, a chi in pochi giorni di distanza non fa altro che attaccarci sui principi di legalità e di trasparenza. E questa volta siamo costretti a farlo con un messaggio che può apparire lungo, ma che vale la pena di essere letto. Ora tocca a noi tirare fuori qualche “verità” documentata e non supposta.

La maggioranza amministrativa avrebbe voluto astenersidal continuare questa sterile polemica estiva con il gruppo di minoranza “Ripartiamo”, ma le cose riferite nel precedente comunicato stampa del gruppo di opposizione sono gravi e offendono la nostra dignità.
La dignità di chi, giorno dopo giorno, sta cercando di risollevare il paese dalle macerie in cui è stato lasciato per troppi anni.

La trasparenza e la legalità della maggioranza amministrativa targata “Impegno Comune” e guidata dal sindaco Giuseppe Papaleo si traduce nei fatti quotidiani amministrando limpidamente la cosa pubblica.

Un esempio? In un anno e quattro mesi di attività amministrativa è stata predisposta, per una spesa irrisoriauna sola “somma urgenza (ovvero lavori di straordinaria amministrazione che scaturiscono in caso di necessità impellenti e che possono essere eseguiti a prescindere da qualsiasi forma di negoziazione e copertura della spesa). Negli passati, invece, questa era la consuetudine anche per interventi di ordinaria manutenzione.

Oggi, pur consentendo la norma di poter procedere ad incarichi diretti sotto soglia, questa amministrazione ha dato indicazione all’ufficio tecnico di richiedere comunque più preventivi: Questo è il metodo nuovo di essere trasparenti ed agire nella legalità. Tutto il resto sono parole vuote e prive di significato.
Il gruppo Ripartiamo, guidato dall’ex sindaco Cosimo Femia, mente e abbozza falsità:

Affermare che “l’unica attività svolta è l’aver portato in consiglio provvedimenti che in una qualche misura erano di diretto interesse di consiglieri di maggioranza”è una menzogna ignobile. Ma ritorniamo al tema principale, il motivo per cui “Ripartiamo” ha alzato recentemente gli scudi.

La vendita del reliquato, come già affermato nei giorni scorsi, è stata portata in Consiglio comunale ad inizio agosto dopo che l’ufficio tecnico comunale ha istruito la pratica, ha espresso il parere di regolarità tecnica e la Segretaria comunale quello di legittimità dell’atto.Questa procedura non vuol dire “scivolare” le responsabilità sugli uffici, bensì rispetto delle regole. Evidentemente per il consigliere di minoranza Femia le regole si rispettano solo quando fa comodo a lui.

Ecco che qualche episodio storico ci viene in soccorso: Perché non ci spiega, questo eroe della legalità, come mai nel 2005 con semplice delibera di giunta n. 35 del 14/03/2005 è stato dato mandato al dirigente area amministrativa di riscontrare l’ammissibilità della richiesta di un cittadino e di procedere alla cessione di un’area standard? Perché non l’ufficio tecnico? E poi per lo più con delibera di giunta? Ma il TUEL all’art. 42, comma 2, let. i) non prevedeva/prevede che le alienazioni immobiliari sono di esclusiva competenza del consiglio comunale? Forse in quel caso la norma era un optional? Perché non ci spiega come mai la vendita del reliquato in questione ricadeva in aree standard della lottizzazione “La Marina”, dove oggi il consigliere Femia garbatamente si assenta in Consiglio comunalequando si trattano argomenti che interessano questa lottizzazione, perché progettista e/o direttore dei lavori,ed allora era presente nella delibera di giunta? Come mai oggi invoca l’evidenza pubblica ed allora tutto ciò non è stato fatto?

Ed ancora.

Perché con delibera di Consiglio comunale n. 7 del 14/05/2008 sempre nella lottizzazione “La Marina” su richiesta di più soggetti interessati, si cedono ulteriori aree standard ad uno solo dei richiedenti, escludendo senza motivazione gli altri e si dà mandato, questa volta all’Ufficio tecnico comunale, di procedere alla cessione, in assenza di qualsiasi regolamento sulla vendita dei reliquati, e partecipando anche in questa occasione al voto?

Da quanto esposto, si evidenzia come l’allora sindaco Femia agisse con trasparenza e legalità: casi analoghi ma procedure completamente diverse e illegittime in entrambi i casi.

Suggeriamo al gruppo “Ripartiamo” e al suo capogruppodi essere più attenti quando si parla di trasparenza e legalità: diversamente si possono fare dei salti nel vuoto rischiando di farsi male.

In conclusione, siamo interessati al confronto politico amministrativo serio e proficuo, non sottostiamo a prendere lezione di legalità e trasparenza da parte di nessuno, lavoreremo nell’esclusivo interesse della collettività.

Sui risultati ottenuti e su quelli che si otterranno nel futuro decideranno a tempo debito gli elettori, che sono i soli deputati a giudicare i risultati di una squadra amministrativa.


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