Davoli – Quando il silenzio è d’oro


È noto che, in una amministrazione, la maggioranza ha il dovere di governare, la minoranza il diritto di un ruolo critico-propositivo, nella consapevolezza che i problemi del paese sono tanti e di non facile soluzione.

In tale ottica, gli scriventi Cosimo Femia, Simone Corapi e Antonio Corasaniti, nella loro qualità di Consiglieri comunali del Gruppi Consiliari “Ripartiamo” e “Per il Futuro di Davoli”, nei giorni scorsi, in una nota congiunta hanno chiesto al Sindaco Giuseppe Papaleo di fare annullare una gara d’appalto relativa a “lavori di miglioramento ed adeguamento della strada interpoderale di Via Fausto Coppi, località Sant’Ippolito, Tirinato e Giardino del Comune di Davoli”.

La gara, in effetti, era viziata da gravi violazioni del D. Lgs. n. 50/2016, in quanto i criteri di aggiudicazione e di valutazione erano in netto contrasto con le norme in vigore.
A seguito di tale richiesta, il Comune di Davoli ha provveduto ad annullare il bando di gara riconducendolo nell’alveo dei principi stabiliti dalle vigenti disposizioni del Codice dei Contratti.

Trattandosi di un finanziamento con fondi europei, l’intervento degli scriventi ha evitato gravi conseguenze a carico del Comune, sia per eventuali ricorsi giudiziari da parte di potenziali concorrenti interessati a partecipare all’appalto sia in caso di controllo da parte dell’Ente erogatore che, nella fattispecie, in merito alla legittimità della procedura di affidamento, avrebbe potuto ridurre o addirittura annullare il finanziamento.

Come è noto, in tali circostanze, gli oneri di spesa sarebbero stati tutti a carico del Comune di Davoli, con gravi ripercussioni sul bilancio comunale, quindi su tutti i cittadini, trattandosi della somma di 217.718,59 Euro.
Per questo, non ci aspettavamo certo un pubblico plauso da parte della maggioranza, ma neanche la sotterranea insinuazione che alcuni lavori, evidentemente già promessi, non verranno più effettuati per volere degli scriventi, rovesciando addosso all’attuale minoranza le proprie colpe di inefficienza, incuria e superficialità amministrative.
Alcuni cittadini, male (o maliziosamente) informati, hanno chiesto contezza del perché la minoranza abbia fatto annullare la gara d’appalto, disapprovando il nostro operato. A quei cittadini ribadiamo che le ragioni sono due: quella di evitare un ingente danno per il comune, a causa di un bando che non rispondeva alle norme e che, perciò, è stato annullato; e quella di rimodulare il bando secondo le norme del Codice degli Appalti, per salvare il finanziamento che non è stato assolutamente perso.

I Consiglieri
Cosimo Femia
Simone Corapi
Antonio Corasaniti


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