Decreto sicurezza a Soverato


 Il Comune annunzia misure draconiane per tenere sotto controllo l’ordine pubblico durante la stagione estiva. Da quel che so, è musica per le mie orecchie, e, grosso modo, l’approvo. Qualche osservazione però non me la posso evitare.

1. Insegna padre Dante in Purg. XVI, 97, “le leggi son, ma chi pon mano ad esse?”; e spero di non dover continuare la citazione con la prima parola del verso seguente. Studiate.

2. I parcheggi a pagamento, si comunica, saranno varati “a luglio… in ritardo”. Luglio va dall’1 al 31, e sulla stampa non viene indicata una data. Mi sorgono dei dubbi, e, verso luglio 10, tornerò a parlarne. Ripeto che se uno vuole passeggiare a Soverato sul Lungomare, può iniziare la passeggiata anche a un chilometro più lontano.

3. Non leggo cenni all’urgente repressione dei matti a quattro e a due ruote. Basta applicare, senza misericordia, il Codice della strada.

4. A proposito, che ne è del DOSSO?

5. Apprezzo quanto si dice sulla spiaggia adibita alla pesca… beh, ragazzi, è palese che ci sono assai più barche da pesca che pescatori; senza scordare i molti relitti; e diversi natanti che non nuotano mai, neanche il giorno della Madonna a mare.

6. D’accordo sulla repressione degli accampamenti. Un’area camper ci dev’essere, ma regolare e pagata e igienica. Se ci sono dei senza tetto, è dovere degli enti pubblici trovare loro una sistemazione, e anche compito delle associazioni.

7. Il tutto va accompagnato con un messaggio ideale a cittadini e forestieri: la sola libertà possibile è quella secondo la legge. Lo ha scritto bello chiaro Cassiodoro.

Ulderico Nisticò