Divagazioni sulle comunali di Soverato


Ci fu un tempo in cui Soverato era la patria della politica, sia intesa come concezioni della vita sia come sana e sanguigna faziosità, sia anche come esistenza operativa di partiti con sedi, sia come partecipazione attiva alle elezioni nazionali e comunali. Ciò si può datare 1943 – 1990; poi calò la nebbia: i fascisti divennero i mollaccioni di Alleanza Nazionale; i comunisti finirono in mano a deprimenti intellettuali d’importazione; democristiani e socialisti vennero avvolti dalla fanghiglia politica della Prima repubblica: dico politica, nn personale.

Dal 1992, una consiliatura di Pedalando Volare vivace per la novità; una seconda in evidente degenerazione e confusione di persone e opinioni; una raffazzonata “destra” di riciclati e avventizi dell’era Mancini (“finalmente il mare a Soverato”… e roba del genere) e seguenti; commissari (Dio benedica Virginia Rizzo); e questo quinquennio di Alecci.

Alecci e i suoi, legittimamente, si ripropongono, forti di aver evitato il dissesto; e di lavori pubblici; e di un discreto funzionamento della macchina comunale. Del resto, non hanno avuto alcuna opposizione se non qualche intervento in Consiglio, e di cui la pubblica opinione rimase all’oscuro.

È ufficiale che sarà presentata anche una lista Sica; e siamo a 12 consiglieri; c’è un’incognita, e saremmo a 13; a Lega, Fratelli I. e FI ne resterebbe uno (01), se mettono assieme una listarella. La Altamura, che era leghista senza tessera, pare si candidi con Alecci: auguri.

Da notare che la Lega vanta 600 voti, Fratelli un 500, e FI qualcosa: tutti voti caduti dal cielo, senza la benché minima operazione politica; tanto meno ideologica, un concetto, questo, sconosciuto al borghese medio di centro(destra), che è di solito un professionista bravo nel suo campo e politicamente ignorante come una suola di scarpa.

Se il centro(destra) esistesse, darebbe filo da torcere ad Alecci; ma non esiste: la Urzino, chi è costei? Walter Rauti, non pervenuto; i pochi attivisti della Lega, se mi capita d’incontrarne uno, parlano male di qualche altro della Lega, ed è tutta l’attività degli attivisti della Lega. Per anni, manco uno striminzito comunicato stampa; e nessunissimo altro segno di vita.

Oggi, mentre scrivo, è il 6; le liste si presentano poco dopo Ferragosto. Regolatevi.
Io che farò, a settembre? Lo stesso del 26 gennaio: è sicuro che sono entrato nella cabina elettorale e ne sono uscito e ho riconsegnato matita e scheda; ma nessuno saprà mai cosa ho fatto, in quella permanenza di due minuti.

Ulderico Nisticò