Dl Liquidità, Vono (IV): ossigeno per le imprese, professionisti, partite IVA


“Il decreto liquidità, tanto contestato da una sterile e ipocrita propaganda è riuscito a dare quel filo di ossigeno che era necessario non solo per le imprese ma anche per i professionisti, le partite IVA, gli artigiani introducendo degli adempimenti fiscali snelli e delle misure di accesso al credito semplificate e particolarmente vantaggiose. Il provvedimento, seppur definito dai tanti detrattori “modesto e insufficiente” rappresenta, invece per tantissime imprese e per migliaia di autonomi e professionisti una vera e propria forma di ancoraggio che, come ben sanno i diportisti è molto facile a dirsi ma difficile a farsi richiedendo non solo una certa esperienza ma soprattutto una buona dose di buon senso”.

“E’ stato potenziato, l’intervento dello Stato sul Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, in deroga alla disciplina ordinaria, con una copertura al 100% sia in garanzia diretta che in riassicurazione, aumentando anche l’importo del finanziamento da 25.000 a 30.000 euro e, modifica di non poco conto l’estensione della durata dei finanziamenti garantiti da 6 a 10 anni. Per i prestiti fino a 800.000 euro, per cui è possibile richiedere una copertura fino al 100% del finanziamento (90% garanzia diretta più la garanzia del 10% di un Confidi), è prevista la restituzione è in 30 anni e, quindi con queste estensioni, si è proceduto ad una notevole riduzione dell’importo della rata mensile agevolando le imprese che così non rischiano di essere soffocate dai tempi stretti in cui restituire le somme finanziate”.

“Con questo decreto l’operatività del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI è stata ampliata in modo significativo disponendo, fra l’altro, la gratuità della garanzia, con la sospensione dell’obbligo di versamento delle previste commissioni per l’accesso al Fondo stesso ammettendo anche delle eccezioni per alcuni tipi di imprese verso cui si è dimostrata particolare sensibilità e per cui le commissioni non sono dovute; l’ammissibilità alla garanzia di operazioni di rinegoziazione del debito; l’allungamento automatico della garanzia in caso di moratoria o sospensione del finanziamento per l’emergenza coronavirus e delle istruttorie semplificate”.

“L’importo massimo garantito è aumentato a 5 milioni di euro con l’ammissione alla garanzia anche delle imprese fino a 499 dipendenti. La percentuale di copertura diretta così sale almeno al 90% con possibilità di arrivare al 100% nel rispetto di alcune condizioni per alcune ipotesi di finanziamento. Italia Viva, per tutto il periodo critico sono stati presenti in Parlamento, non per protestare fino a tarda notte, in un momento in cui la protesta, non solo era inopportuna e strumentale ma si inquadrava in una cornice di populismo estremo che nulla a che vedere con l’attività politica parlamentare ed anzi contribuisce ad uno screditamento della stessa attività quasi con una lesione all’integrità dei ruoli istituzionali. ” Lo dichiara intervenendo in aula la senatrice di Italia Viva, Silvia Vono.