Nell’ambito dell’azione Erasmus+ Pnrr NextGenerationEU. Missione 4 – Componente 1 – Investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi”, dal 12 al 19 ottobre un gruppo di docenti dell’ITT Malafarina, diretto dal professor Saverio Candelieri, ha frequentato un corso di lingua inglese a Valencia.
Rachele Mesiti, selezionata per la mobilità assieme a Maria Antonietta Battaglia, Vincenzo Elia, Roberta Santoro e Agazio Pasquino riferisce:
Erasmus è la voglia di scoprire, di imparare, di conoscere nuove culture, è condivisione, è amicizia e inclusione. La nostra esperienza si è svolta a Valencia, città dove arte, architettura, tradizioni popolari si intrecciano creando un’armonia perfetta di suoni, forme e colori; la nostra “missione “era approfondire la conoscenza della lingua inglese presso la Europass Teacher Academy del luogo.
Siamo stati accolti dalla trainer del corso di “Effective Communication for Teachers”, miss Mariya Mihaylova, specialista in nuove metodologie alternative di apprendimento.
Fin dall’inizio ci siamo resi conto che non si trattava del solito corso di inglese a base di noiosi esercizi grammaticali, liste di parole e paradigmi da imparare a memoria, frustranti listenings con speakers in modalità “allegro con fuoco” che rendono la comprensione insormontabile per molti discenti.
Ebbene: niente di tutto ciò! La nostra soave miss Marya, contro ogni nostra legittima aspettativa, ci ha introdotti da subito nel vivo della questione: a cosa serve imparare una lingua se non a comunicare?
Dopo una primissima fase di timidezza, si è creato nel gruppo, nel quale era inserita anche un’insegnate tedesca, un clima partecipativo che ci ha sbloccati e introdotti in conversazioni sempre più complesse: ognuno si esprimeva in base al proprio vocabolario, arricchendo il vocabolario di tutti, cioè imparavamo gli uni dagli altri sotto la vigile regia della nostra trainer.
Nei giorni successivi Miss Mariya ha continuato ad utilizzare la didattica interattiva attraverso attività presentate sotto forma di giochi, che diventavano pretesti per comunicare in lingua e imparare nuovi termini e strutture.
Indimenticabile la “caccia all’opera d’arte” presso il museo di Belle Arti di Valencia con il compito per ciascun gruppo di trovare l’opera nascosta tra le righe di una poesia scritta in inglese, così come la ricerca di elementi sparsi per il centro storico, da fotografare e inserire in una app.
Nel programma del corso era inserita anche una visita guidata in inglese nel centro storico della città. Siamo stati alla Lonja della seta, abbiamo visitato la parte esterna della Cattedrale, il Barrio del Carmen, Plaza dell’Ayuntamiento con la vicina strada dei Graffiti e della Urban Art.
La guida spiegava e conversava in inglese. In questo contesto, nella cornice di una splendida Valencia, abbiamo ulteriormente approfondito le conoscenze acquisite, imparando termini specifici e strutture grammaticali, traendo spunti per una conversazione più fluente in lingua inglese.
Per concludere va detto che anche se non è possibile imparare perfettamente una lingua straniera in poco tempo, sicuramente il contesto comunicativo naturale facilita e accelera il processo di apprendimento. Portiamo a casa un’esperienza bellissima sotto tutti i punti di vista, da quello culturale a quello umano,perfettamente in linea con lo spirito dell’Erasmus.
