Domani a Catanzaro la presentazione del libro “Expert brain” del neuroscienziato Antonio Cerasa


Ha suscitato l’interesse dei media nazionali. “Expert brain”, il libro del neuroscienziato Antonio Cerasa, ricercatore CNR all’Università Magna Graecia di Catanzaro, ha riscosso un notevole successo a livello nazionale. Perché lontano da essere un testo dal linguaggio settoriale, cerca di spiegare, con semplicità, come può la passione per il proprio lavoro modificare quella “macchina” complessa che è il cervello.

Lo studio di Cerasa ha riguardato dei lavoratori particolari, gli chef, che trascorrono 16 ore della loro giornata non soltanto a ideare dei nuovi piatti ma anche, e soprattutto, a guidare la propria brigata di cuochi. «Il tratto distintivo del cervello dei cuochi  a capo di una cucina – spiega Cerasa –  è un maggior sviluppo del cervelletto, area che controlla il movimento: sono super-allenati alla programmazione motoria dovendo orchestrare alla perfezione un gruppo di persone. Non a caso il volume del cervelletto è direttamente proporzionale alla brigata di colleghi che lo chef deve gestire». Ma gli “expert brain” possono essere davvero tutti. A testimonianza che è l’allenamento la chiave del successo.

Di questo si parlerà il prossimo venerdì 10 novembre, alle ore 18, al Marca di Catanzaro, in quella che non sarà una semplice presentazione del libro alla presenza dell’autore. Si tratterà, piuttosto, di una chiacchierata tra chi ha seguito con perseveranza il successo nel proprio lavoro. Intervistati dal giornalista Davide Lamanna, condivideranno le loro esperienze con il pubblico Luca Abbruzzino, head chef, Giovanni Falcone, fisico e saggista, Maurizio Leone, presidente della Chess Academy e il pittore Francesco Jozzi. Quattro “intelligenze” molto diverse tra loro ma quattro “expert brain” che possono essere considerati degli esempi per dimostrare quanto sia concreta l’idea che sta alla base del lavoro di Cerasa. 

L’evento è organizzato dall’associazione “Arte in causa” e sarà realizzato in collaborazione con l’Amministrazione provinciale di Catanzaro e la Fondazione “Rocco Guglielmo”.


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