Domenica 5 febbraio in scena al Teatro del Grillo di Soverato “Bestie rare” di Angelo Colosimo


Bestie rare racconta la storia di un bambino che si trova catapultato in una situazione paradossale. Da una semplice marachella dai risvolti tragicomici, emerge un substrato culturale cinico e spietato di un piccolo paesello della Calabria, pronto a giudicare e condannare senza remore anche se l’ imputato del “tribunale popolare” è poco più di un bambino.

Quello che all’inizio può sembrare un semplice gioco “pericoloso” da ragazzini, fatto per ammazzare il tempo, si rivelerà un gesto calcolato di vendetta. Una vendetta dovuta a soprusi, stupri e storie di pedofilia consumate da un Prete, uomo apparentemente virtuoso e rispettato dalla comunità, che servendosi di persone con disturbi mentali, adesca bambini per i suoi giochi viziosi.

Note di regia
Le bestie rare erano quegli animali che un tempo girovaghi esibivano proprio perché rari, esotici, provenienti da zone lontane. Come una tigre, un coccodrillo, una scimmia è per me questo testo, appunto. Qualcosa che m’affascina proprio per la sua estraneità quasi preistorica, per il suo dis-ordine misterioso.

La lingua di Bestie Rare racconta un modo di vivere in via d’estinzione, una cultura secolare meridionale che Angelo Colosimo ha incamerato durante la sua infanzia e che esplode qui dischiudendo tutti i suoi luoghi comuni, le sue gergalità, i suoi modi prosaici e poetici. Il testo è così affollato di metafore, così spalancato alle immagini vive che, da regista, mi son messo a fare semplicemente un po’ d’ordine qua e là, lasciando che le parole facessero tutti gli incantesimi del caso.

L’idea di regia, che il testo ha naturalmente ispirato, è quella del dromos, del corridoio. In questo caso, un corridoio circolare. Quindi un circo, un’arena dove dilagherà, spontanea come le mimose a primavera, la comunità intera d’un paese di Calabria, ritrovandosi a compiere un antico rito di catarsi; un piccolo Colosseo dove a fare giustizia non sarà mai la verità ma la voglia di violenza che ogni comunità crea, quasi per natura.

DATA
Domenica 5 febbraio 2023

ORARIO
TURNO A ore 17:00
TURNO B ore 20:45

DURATA
60 minuti senza intervallo