Due conflitti di dicembre


 Uno sarebbe, se dovesse scoppiare, un conflitto propriamente detto, una guerra o qualcosa del genere. La Russia minaccia l’Ucraina, e gli USA ne hanno le prove…

 Le prove? Ahahahahahah! Penso tutti ricordiate quel cialtrone – morto di recente, e che non merita nemmeno se ne faccia il nome: damnatio memoriae – il quale presentò all’ONU una bottiglietta del tutto falsa dal contenuto del tutto falso, che, secondo l’impostore, provavano le armi di distruzione di massa dell’Iraq. Così Bush, Clinton, Obama distrussero loro l’Iraq, assassinarono Saddam, gettarono nell’attuale disgrazia l’intero Medio Oriente.

 Spero che adesso delle altre false prove non ci spediscano… ci, anche l’Italia… un’altra volta in Russia. Le prime due, quella di Napoleone e Murat, e l’altra, il 1941-3, finirono malissimo.

 Qualcuno tenga a bada Biden, il quale, dopo la misera figura dell’Afghanistan, tenta di fare due cose. Una riguarda lui, riguadagnare un poco di faccia; e l’altra, serrare i ranghi della NATO e impedire così la timida ma serpeggiante proposta di un esercito europeo.

 La NATO, vi ricordo, è una symmakhia come quella degli Ateniesi, una societas iniquo iure come quella dei Romani: cioè, il capo comanda, e gli altri devono obbedire, e fingere pure di essere d’accordo con il sorriso.

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 C’è poi un conflitto tutto interno, quello per il presidente della Repubblica. Premessa di costituzione scritta e costituzione materiale. Stando alla lettera, il presidente ha un mare di poteri, ma la costituzione materiale ha una clausola piccola piccola scritta in fondo, ed è che non li deve esercitare. Se vi basta, pensate al tombale silenzio di fronte alla scandalosa situazione del CSM.

 In una condizione del genere, che ce faremmo di Draghi presidente, cioè parcheggiato sette anni al Quirinale? E che, se eletto, sarebbe anche presidente del Consiglio?

 Beh, se la cosa servisse a trasformare tutto in un semipresidenzialismo… ma non paiono intenzionati, i partiti e partitelli, a perdere il loro immane – e parimenti di costituzione materiale e non scritto da nessuna parte – potere di veto e di spartizione.

 Comunque vada, il prossimo presidente uscirà, come tutti i precedenti, da giochi parlamentari? Tranquilli, febbraio è in arrivo.

Ulderico Nisticò