Due miliardi e settecento milioni per la Calabria


 La presidente Santelli ha dichiarato, appena proclamata, che la Calabria aveva 3.000.000.000 €, e ne sono stati spesi solo 300.000.000; avanzano perciò 2.700.000.000.

 Tale cifra, divisa secondo il territorio, fa 180.000 € per kmq; secondo le persone, e pigliando per buoni i numeri ufficiali, 1.350 € a testa.

 Ovviamente, e ripeto ovviamente, non è questo il metodo di spesa, ma il contrario: la Santelli deve avere il coraggio di scegliere quanto e dove e come investire, impipandosene di X, Y, Z eccetera.

 Detto questo in termini politici, non scordiamo che i veri problemi sono tra i passacarte della Cittadella, abilissimi nell’arte calabrese del “poi vidimu”, e rinvio ai secoli futuri. E su questo che bisogna agire, e in modo serio e duro. Facciamo un esempio.

 Io, io personalmente, presento alla Regione un progetto… diciamo, “Valorizzazione della storia calabrese per mezzo di docufilm”. Storia, ovviamente, non piagnistei e prodotti tipici e antimafia segue cena. Per mettere assieme dieci docufilm, mi serve un milione di euro, ed è pure poco; ma me lo faccio bastare; e forse mi avanza per un undicesimo.

 Ecco: se io presento il progetto il 29 febbraio, diciamo, devono succedere due cose entro il 10 marzo al massimo,

  • o mi dicono di no perché il progetto fa schifo (e lo devono motivare); e io mi metto l’anima in pace;
  • o mi dicono di sì perché il progetto è meraviglioso (e state certi che lo è!); e l’11 marzo mattina mi devo trovare un milione di euro in un conto corrente: entro maggio, esce il primo lavoro.

 Questi sono i miei sogni. Nella realtà, il passacarte, ricevutomi nella sua stanza, griderà a tutti che “solo al professor Nisticò [Ulderico] poteva venire a mente una cosa bella del genere… ”, e mi risponderà il 10 marzo sì, ma del 2021 o 22. Nel frattempo io avrò pubblicato libri, rappresentato teatro eccetera, e del progetto docufilm mi sarò scordato.

 Fantasia, dite? Beh, ricorderete come andò con la Provincia (colpevoli, Bruno e Marziale) a proposito di Santa Eufemia di Spagna, con coproprosopo internazionale. Cos’è questo neologismo, il coproprosopo? Studiate il greco, ragazzi.

 Ecco, presidente Santelli, come si spendono 2.700.000.000: buone idee, rapidità di esecuzione, regole dell’arte… e rendiconto ogni 31 dicembre, prima di stappare lo spumante.

 Fantasie, il 31 dicembre? Ma no: è, nel 1922, la data del primo decreto di Gentile per la riforma della Scuola. Si può fare, si può fare…

 NOTA: Se la Santelli dimostra di voler agire così con i pigroni della Cittadella, state certi che entro due mesi fioccheranno le domande di pensione anticipata. Le consiglio di accettarle al volo.

Ulderico Nisticò