E.T. l’incredibile storia di Elio Trenta incanta la platea del Teatro del Grillo di Soverato


L’attore Luigi Diberti porta sul palcoscenico del Teatro del Grillo “E.T. l’incredibile  storia di Elio Trenta” per la regia di Francesco Frangipane

Puntuale, precisa, fluida, essenziale la recitazione di Luigi Diberti, attore di lunga esperienza, con una ritmica che non conosce esitazioni. Sul palco accompagnato dalle musiche dal vivo del contrabbassista Raffaele Toninelli.

Racconta di Elio Trenta, giovane  inventore dimenticato dai più, sconosciuto da molti, emblema della genialità italiana. E lo fa partendo da elementi storici reali, per proseguire con una narrazione di fantasia ripercorrendo la storia di uno sconosciuto ragazzino di Città della Pieve, vissuto un secolo fa e morto troppo presto a soli 21 anni a causa della tubercolosi. Avrebbe meritato sicuramente un posto d’onore tra i grandi del mondo dell’auto per aver inventato il cambio automatico. Non fu il primo ma sicuramente il più giovane.

Elio Trenta sognava un’auto senza leva del cambio. Quest’idea divenne il suo chiodo fisso, nata dopo un incidente  mentre si trovava a fare l’insegnante di scuola guida a una avvenente signora. Il sinistro mette luce su una mancanza, una necessità: rendere la guida più facile e comoda per tutti. Si scervellò notte e giorno. E  finalmente, come diceva il padre per stimolarlo Trenta fece… trentuno.. . E tutto questo senza che fosse laureato in ingegneria, ma solo un testardo ragazzino che lavorava nell’officina del padre.

E non importa se per raggiungere la soluzione deve servirsi di una giovane domestica, se deve infrangere la legge e introdursi in una proprietà privata per rubare i segreti di un ingegnere. Elio porta a termine il progetto, che verrà brevettato, consapevole della sua importanza, lo propone anche all’ing. Agnelli che non mostra lungimiranza a proposito. Ma la delusione dura poco perchè la malattia pone fine ai suoi giorni. Un genio incompreso se si pensa che pochi anni dopo la sua morte una Casa automobilistica americana montò su una sua macchina il primo cambio automatico, che diventerà irrinunciabile su ogni  auto americana, mentre la diffusione di massa in Europa sarebbe avvenuta soltanto quasi mezzo secolo dopo. 

L’aspetto drammatico viene trattato da Diberti – anche autore insieme a Gianmario Pagano – con umorismo, senza dunque accentuare i tratti tragici della vicenda di Trenta e quindi si sorride e al contempo si riflette.

Si riflette sul fatto che sono tante le storie di eccellenze italiane sconosciute o ignorate; personaggi visionari che hanno intuito prima di altri il futuro per essere poi dimenticati o cancellati dalla memoria collettiva.

Lo spettacolo – con la sapiente regia di Francesco Frangipane – arriva al Grillo di Soverato dopo aver debuttato a settembre al Todi Festival e sarà in scena nei prossimi giorni (dall’11 al 14 novembre) all’interno di Corto Circuito di Argot Studio. Ci auguriamo che l’incredibile storia di Elio Trenta venga rappresentato in molti teatri, magari con una folta platea giovanile come quella del Grillo che ospita per tutta la stagione gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Montepaone Lido. Il teatro come conoscenza, come luogo di integrazione culturale.