Elezioni in Calabria: Il rammarico di Pasquale Tridico dopo la sconfitta elettorale


La dichiarazione post-voto mette in luce la delusione per il risultato e l’amara riflessione sulla bassa affluenza. L’appello al neoeletto Occhiuto e un forte richiamo all’intervento statale per rilanciare la regione.

​Soverato – Amarezza e delusione per l’esito elettorale in Calabria. È questo il sentimento espresso da Pasquale Tridico dopo la schiacciante vittoria del neopresidente Roberto Occhiuto. In una nota diffusa alla stampa, il candidato sconfitto ha manifestato il proprio rammarico per un risultato “che non ci aspettavamo con queste dimensioni,” porgendo al contempo gli auguri di buon lavoro al vincitore, “per il bene di tutti i calabresi e della nostra terra.”

​Una battaglia difficile, mossa dall’impegno

​Il lungo comunicato è innanzitutto un bilancio della candidatura, definita come una “battaglia difficile” ma necessaria, nata “per la Calabria.” Tridico ha rivendicato la scelta di scendere in campo per coloro che “ancora crede[va]no nel cambiamento, per chi non si è rassegnato, per chi meritava almeno una voce diversa,” animato dal desiderio di dare “una speranza a chi non ne aveva più.”

​La corsa alle urne, ha spiegato, è stata una “candidatura di servizio,” nata dalla spinta di “tante persone” e non motivata da ambizioni personali. “Non potevo tirarmi indietro. Non rimpiango nulla, perché so di averlo fatto per la mia terra e con onestà,” ha dichiarato, sottolineando la serietà e il rispetto con cui è stata condotta la campagna elettorale. Un’ammissione sulla velocità della tornata: “Il presidente uscente ha voluto far votare in fretta e furia, noi in poco tempo abbiamo costruito una candidatura, un programma, una squadra. Abbiamo fatto il possibile, ma non è bastato.”

​L’allarme astensionismo e il ruolo dello Stato

​Il punto più dolente, oltre il risultato in sé, è la bassa affluenza alle urne. “Mi dispiace per la bassa affluenza. Pensavamo di poter riportare al voto chi da anni aveva smesso di crederci, ma non ci siamo riusciti. È un segnale che deve far riflettere tutti, non solo chi ha perso,” ha affermato il candidato.

​Da questa riflessione scaturisce la proposta per il futuro della regione. Secondo Pasquale Tridico, per far tornare la fiducia dei cittadini, “serve mostrare che la politica può davvero cambiare le cose.” Questo, tuttavia, non può avvenire solo attraverso le dinamiche di mercato. La soluzione proposta è netta e richiama il ruolo centrale dello Stato.

​”Serve una strategia di sviluppo fondata su un intervento pubblico nell’economia, che metta in moto politiche industriali, investimenti produttivi, lavoro stabile,” si legge nella nota. In aree del Sud come la Calabria, si ribadisce, “il mercato da solo non basta: lo Stato deve tornare a fare la sua parte, a guidare la crescita e a fermare lo spopolamento.”

​Solo attraverso un’azione incisiva, conclude il candidato, i cittadini “potranno tornare a credere che la politica serve, che può fare la differenza, e che vale la pena partecipare, impegnarsi, votare.” Nonostante l’amarezza per il sogno di “dare alla Calabria un altro futuro” non realizzato, resta “la consapevolezza di averci provato fino in fondo.” La nota si chiude con un ringraziamento “a tutti quelli che ci hanno creduto.”