Emergenza covid. Il punto sulla gestione da parte del Comune di Cortale


Ancora prima della chiusura del Paese per lockdown, nel 2020 mentre la pandemia aggrediva il Paese, l’Amministrazione comunale di Cortale – guidata dal sindaco Francesco Scalfaro – ha da subito intrapreso i primi provvedimenti al fine del contenimento del contagio da Covid-19 come, ad esempio, la limitazione degli accessi al cimitero ed altre aree pubbliche e il divieto di far circolare gli operatori economici ambulanti.

Immediatamente attivato il Centro operativo comunale di Protezione Civile, che da allora non è stato mai disattivato ed ha sempre avuto al suo fianco i volontari della Prociv per lo svolgimento delle varie attività. E proprio ieri è stato fatto uno screening con tampone rapido a tutti i ragazzi frequentanti le scuole medie e a tutto il personale docente e ata.

Sono alcuni esempi che vogliono attestare la gestione virtuosa dell’emergenza covid 19.

“L’Amministrazione guidata dal sindaco Scalfaro – si legge ancora una nota dell’Ente – ha poi subito predisposto gli aiuti ai concittadini che con il lockdown hanno perso il lavoro, distribuendo una prima tornata di buoni spesa grazie ai fondi statali ed ad una donazione della stessa Prociv Cortale per un totale di circa 17000,00 euro. Tale aiuto è stato ripetuto negli ultimi mesi grazie ad un contributo regionale di dieci mila euro. Sarà inoltre nuovamente possibile erogare ulteriori buoni a breve grazie ad un ulteriore stanziamento statale di 15 mila euro.  Durante il periodo di primo lockdown sono state incrementate le consegne del banco alimentare raddoppiando le quantità normalmente consegnate ed estendo l’aiuto alle famiglie messe in difficoltà dalle chiusure e dalle sospensioni lavorative”. 

“Nella seconda fase, dopo l’estate, l’Amministrazione comunale si è subito preoccupata di effettuare degli screening sulla popolazione con test antigenici rapidi al fine di contenere il contagio da covid-19 e l’esplosione di focolai. Infatti, mentre in Italia era bloccata dal secondo lockdown generalizzato è stato predisposto l’acquisto dei tamponi rapidi – prosegue ancora la nota del Comune di Cortale -. Per l’esecuzione dei tamponi si è scelta come location il campo sportivo e la modalità drive in, coinvolgendo personale sanitario e la Prociv Cortale per l’organizzazione dell’attività. Ad oggi sono stati effettuati circa 750 tamponi”.

“Ciò ha consentito all’amministrazione comunale – dichiara il sindaco Scalfaro – di contenere da subito eventuali focolai, che in effetti a Cortale non vi sono mai stati, avendo avuto contemporaneamente un massimo di 6-7 contagiati sempre in ambito familiare il cui ceppo è sempre arrivato da fuori. Stiamo sempre attenti all’evoluzione epidemiologica generale e dei paesi limitrofi calibrando eventuali chiusure e prendendo decisioni che tutelano tutta la cittadinanza”.

“E’ necessario – conclude il  sindaco Francesco Scalfaro – ridare la possibilità ai coloro che possono ed hanno le strutture adatte di vaccinare nei propri comuni, è dimostrato che tale attività risulta essere veloce ed efficace, oltre che permette ai cittadini di non spostarsi in questo periodo di emergenza”.

In merito alla situazione interviene anche Danilo Scollato, consigliere delegato alla Protezione Civile e Responsabile del COC.

“In questi ultimi giorni in Calabria la situazione epidemiologica è in ascesa al contrario del trend italiano questa cosa ci deve far riflettere molto ed infatti a Cortale cerchiamo di essere veloci nel prendere le decisioni a tutela della salute pubblica, colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente a nome dell’amministrazione tutti i volontari Prociv Cortale intervenute durante l’emergenza – afferma Scollato -. Negli ultimi tempi infine è stato predisposto presso un locale comunale un punto vaccini utilizzato finora per la vaccinazione degli 80enni. Da quanto invece è partita la piattaforma regionale tale attività sono state sospese costringendo le persone che devono vaccinarsi a spostarsi anche in luoghi molto lontani”.

A Cortale la campagna vaccinale sugli 80enni si è svolta in 4 giornate coinvolgendo anche le persone con mobilità ridotta con visite domiciliari ed ha raggiunto pressoché la totalità delle persone anziane.