Europa: errare humanum, perseverare diabolicum


Bandiera-Europa (1)  Fate conto che io, boh, scriva, in latino, un qualcosa tipo “video fluminem”; dovrebbero togliermi la Laurea in lettere classiche, anzi persino la Terza media, giacché “flumen” è una parola neutra e non maschile o femminile. Io, colto in fallo, dovrei convincermi che sto rimbambendo per la vecchiaia (senectus ipsa est morbus!), o che in quel momento ero brillo, o che subisco i sintomi della perdita di memoria… o, più semplicemente, ho sbagliato. Errare humanum est, lo sanno tutti.

 Immaginate invece che, per non ammettere l’errore, io mi arrampichi sui più lisci muri, e tenti di dimostrare che ho ragione e che non è neutro, “flumen”; o che i vocabolari sono frutto di una millenaria congiura; o ci rida sopra; o, peggio, ingiuri e picchi chi mi corregge… Allora non sarebbe più umano, bensì diabolico.

 È quello che sta succedendo dopo il referendum britannico. Ne ho sentito di tutto, sia in tv e giornali, sia di persona: hanno votato per l’uscita i vecchi, i bovari, gli ignoranti, i tonti… per rimanere, i geni, i giovani palestrati e le fanciulle sexy, i dottoroni, gli onesti e casti e puri…

 A uno, a uno solo fosse venuto in dubbio di aver sbagliato qualcosa! Niente, ostinati come muli. A qualcuno, dico, il dubbio che questa Europa non funzioni, e che alla gente non piaccia; e, il massimo, la sopportano.

 Ho già scritto che è un’Europa del tutto priva quei valori che scuotono gli animi e i popoli: religione, miti, ideali, idee… e che i famosi giovani bellissimi  e intelligentissimi sono stati chiamati, sul serio, “generazione Bataclan”! Capite, questi giovani Erasmus? Una generazione discoteca.

 Ma almeno l’Europa avesse assicurato, in cambio dei grandi ideali, almeno i comodi materiali! Macché, è dal 2008 che versa in crisi economica, e nessun trilaureato esaspecializzato galattico ha trovato non dico una soluzione, ma nemmeno il più timodo rimedio. Sanno solo ripetere a memoria i libri imparati a memoria.

 Come non parlare dell’euro, rivelatosi una pensata interessante realizzata con i piedi? Non solo l’Italia, con criminale incoscienza, subì di pagarlo 1936,27 lire; ma il giorno dopo quello che costava 1000 lire costò non 0,52 come vuole l’aritmetica, ma un euro, cioè 1936,27: il doppio! A parte qualche sciacallo e avvoltoio di speculatore, chi volete che sia d’accordo, nell’intera Italia? E pensate che gli altri stiamo tanto meglio?  Sono d’accordo in Germania, ma perché l’euro è più o meno un marco.

 E che dire dei clandestini? Sì, in un paesello sperduto hanno costituito, udite, una banda musicale di sette persone interraziali; sette, quindi l’integrazione è riuscita! Urka! È ridicolo, ma lo si dice come fosse una cosa seria.

 A proposito, vi ricordo che la Gran Bretagna ha chiuso le frontiere almeno un anno prima del referendum, quando non era ancora colpa dei vecchi e dei vaccari, ma lo decisero un governo e un parlamento eletti anche dai professori e dalle ragazze diciamo così disinvolte e moderne.

 Insomma, un’Europa sbagliata. Ma da questi dubbi non si fa cogliere mai nessun genio! Lo sapete, ragazzi, che sono gli imbecilli non dubitano? U ciucciu è ciucciu pecchì si pensa ca sapa.

Ulderico Nisticò


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *