Era il 9 aprile 2006, quando i cadaveri di due fratelli calabresi vennero ritrovati in un bosco dell’Aretino a Terranuova Bracciolini. Angelo ed Ettore Talarico, 42 e 35 anni, originari della provincia di Catanzaro, furono uccisi a colpi di pistola e sepolti nella buca dove poi vennero ritrovati ricoperti da calce.
Un delitto che destò subito importanti sospetti di un collegamento con la ‘ndrangheta, ma che non trovò riscontro nell’immediato. A 16 anni di distanza, dieci calabresi sono stati indagati dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze per omicidio in concorso e associazione mafiosa.
La storia delle due vittime inizia in Valdarno, a San Giovanni, dove si erano trasferiti e lavoravano come muratori. Secondo gli investigatori, sarebbero rimasti vittime di una faida tra famiglie calabresi: la cosca dei Bubbo contro quella dei Carpino.
Il delitto all’epoca dei fatti scosse molto l’opinione pubblica. I 10 indagati saranno sottoposti alla comparazione del Dna con quello dei reperti del 2006 e di 6 parenti delle vittime, in incidente probatorio disposto dal Gip distrettuale antimafia Piergiorgio Ponticelli.