Fuori la Nato?


 Quando, nel 1968, facevo il sessantottino (ovviamente, dalla mia parte) e scrivevo sui muri “Fuori l’Italia dalla NATO”, battendomi dunque per l’indipendenza nazionale, e al massimo europea (non dell’Europa dei tappi!), pensavo, assieme ad altri sognatori, a ogni espediente per realizzare lo scopo, tranne uno: che non fosse l’Italia a uscire dalla NATO, ma la NATO a uscire dall’Italia, e dall’Europa. Il risultato è lo stesso, però.

Siccome temo che molti, anche personcine istruite, non leggano i giornali e non vedano la tv, riassumo che l’intenzione di uscire dalla NATO la stanno dimostrando Trump e Musk, anzi lo dicono a chiare lettere. Se sono rose o spine, lo vedremo.

Ora, brevemente, vi faccio notare che le truppe americane non sono in Europa dal 1949, nascita della NATO, ma dal 1942 in Gran Bretagna; dal 1943 in Sicilia e in Italia; dal 1944-5 in Germania e in tutto il resto dell’Occidente, forse esclusa la Francia. E parlo di truppe statunitensi, non NATO.

E già ieri Trump annunziava l’intenzione di togliere 35.000 soldati USA dalla Germania.

Musica per i miei capelli bianchi, che la pensano, nel 2025, esattamente come quando erano neri nel 1968. Bene, ma se gli Americani se ne vanno, e buon viaggio, il vuoto va urgentemente riempito.

L’attuale Europa (poco)Unita non è lo strumento credibile per ottenere un tale scopo. Immaginate un esercito con 27 generali tutti a dare 27 ordini a un caporale.

Mancano due cosette:

– un assetto istituzionale, tutto ancora da ripensare;

– e, la cosa più importante, una dimensione ideale, morale, culturale, quindi politica, che in questo momento è del tutto assente…

…a parte una vaga retorica buonista, ecologista, ugualitaria, che nel nostro caso e ai fini di una politica estera e della difesa è non solo inutile, ma palesemente dannosa.

Ulderico Nisticò