Gaetano a Saccomanno: ecco perché il progetto Lega al Sud e in Calabria è fallito, servono idee e non elenchi!


«Il comunicato diffuso oggi dal neo commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Saccomanno, spiega chiaramente le ragioni per le quali mi sono allontanato dalla Lega Calabria, giudicando ormai fallito, sul piano politico, il progetto di Matteo Salvini per il Sud». Lo afferma Salvatore Gaetano, imprenditore televisivo e fondatore del movimento “Orgoglio Crotonese”.

«Saccomanno – spiega Gaetano – con la sua nota ripete pedissequamente quanto comunicato l’altro ieri da Matteo Salvini, prestandosi ad un ruolo di megafono politico che non è ciò che serve alla Calabria e al Sud. Il Mezzogiorno non ha bisogno di un elenchino di opere pubbliche da realizzare, anche se fra queste vi è il Ponte sullo Stretto. Il Mezzogiorno ha bisogno di una visione politica ampia, di un progetto articolato di rinascita e di risanamento, di qualcosa di molto simile, mutatis mutandis, a ciò che Mario Draghi sta immaginando per l’Italia. La Questione Meridionale – gentili Salvini e Saccomanno -, così come la Questione Calabrese, non si risolve con il Ponte sullo Stretto, ma è più complessa sotto tutti i profili che vogliamo utilizzare per osservarla: culturale, sociale, economico, direi finanche antropologico. Lo ripeto: il Sud e la Calabria per guarire le piaghe di cui soffrono, tra disoccupazione endemica, sottoccupazione, debolezza strutturale delle imprese, insufficienza dei servizi, farraginosità della burocrazia, disgregazione civile, assalto della ‘ndrangheta, hanno bisogno di una visione politica altissima, di enorme respiro. Il Sud e la Calabria necessitano di una svolta politico-programmatica di rilevanza strategica ed epocale. Il Sud va ripensato, utilizzando come leva le sue profonde radici identitarie. Matteo Salvini riveda il suo modo ormai consumato di fare politica e di lanciare di continuo slogan ripetitivi: rilegga l’intervento di Mario Draghi al Senato e capirà che occorre alzare il livello dell’elaborazione intellettuale, del pensiero, del confronto e poi anche della comunicazione. Basta con gli elenchini, anche se di opere pubbliche. Ecco perché ritengo che il progetto Lega al Sud sia fallito».