Gagliato: non abbiamo bisogno di complicazioni


“Così abbiamo liberato la strada”

Non se ne dolgano, gli amici di Gagliato, se ogni tanto rimprovero anche loro, magari con stile pungente. Voglio ricordare che devono essere grati al Comitato, con Domenico, se il paese è stato liberato da pericoli e gas di scarico, quando abbiamo fatto togliere i massi, e reso agibile il tratto per Chiaravalle, e via fino a Monte Cucco. Ripensino a cos’era prima, Gagliato.

È proprio per questo che io, a nome del Comitato, perdo le staffe quando un qualsiasi ostacolo impedisce o rallenta un lavoro già resto difficile da politicanti e burocrati; e da scarsi e deboli interventi di qualsiasi autorità.

La proposta del Comitato, accettata dall’ANAS, è una sola; ed è la sola realizzabile in tempi che non siano secolari. La proposta è:

– Passaggio della provinciale Gagliato – Turriti all’ANAS;
– Ammodernamento e messa in sicurezza di tale tratta;
– Passaggio della 182, tratta Bivio Turriti – Russomanno, ormai una viuzza interna, dall’ANAS al Comune di Satriano;
– Costruzione di una parallela, statale, dritta e totalmente priva di accessi di qualsiasi genere: se no facciamo Laganosa Bis.

Per realizzare questo, esistono i famosi 54 milioni; esistono davvero, non i soliti “stanziamenti” fasulli del dialetto italocalabrese. I milioni sussurrati da non so chi, NON esistono, e non esisteranno mai. Il Basso Ionio non conta niente, non ha nemmeno uno straccio di consigliere regionale; possiamo solo combattere uniti.

Il tempo di realizzazione del progetto del Comitato, una volta disponibili i soldi, sarebbe molto rapido.
Piloni e roba simile, invece, e varianti, sarebbero solo fonti inesauribili di cause e processi e ricorsi a tutti i tribunali, con enormi spese, e con dilatazione decennale dei tempi.

A proposito, l’altra volta, tra i nemici della Trasversale avevo scordato l’ex sindaco di Satriano, il quale, l’unica volta che aprì bocca… voleva anche lui uno svincolo ogni 500 metri: Soriero insegna!
Se però ci sono oggettivi interessi di praticabilità di terreni, possono essere considerati, e in qualche modo risolti. Parliamone.

Ma una strada non ha lo scopo di servire Questo o Quello, ma tutta la comunità. Una strada porta benefici, diretti o indiretti, a 50 km a dx e sx, e magari senza che nessuno se ne accorga. Ma se dovessimo badare a ogni obiezione, non si farebbero né strade né opere pubbliche in genere. Come dire che, cento anni fa, non dovevano inventare il motore perché faceva scomodo ai carri a buoi.

Il territorio da Ionio a Tirreno ha urgenza e somma utilità di una strada moderna, se speriamo in una economia reale, produttiva, fatta di lavoro.
Attendo osservazioni, ma, possibilmente, sulla proposta, e concrete.

Ulderico Nisticò

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