Di startup innovative, quale dimensione importante di un’economia moderna e dinamica, dei mercati sui quali queste realtà economiche si affacciano, di sviluppo di nuovi prodotti e servizi si è parlato nel corso del forum informativo organizzato dal Gal “Serre Calabresi”, nell’ambito del progetto “Tec – Territorial Center” finalizzato alla comunicazione e alla divulgazione sui temi delle colture agroalimentari locali, delle filiere, dell’innovazione, della sostenibilità, delle buone pratiche e delle opportunità derivanti da programmi di sviluppo rurale.
Quarto di un ciclo di cinque appuntamenti itineranti, l’incontro si è svolto a Soverato. Il prossimo ed ultimo si terrà il 5 dicembre alle ore 17.30 nella Sala Consiliare del Comune di Guardavalle (Cz) e si parlerà di “Gestione Aree Natura 2000: aree protette e zone speciali di conservazione nell’area Gal”.
In termini di Startup innovative, quale strumento di innovazione e di ricerca, delineandone le agevolazioni dedicate, si è espresso l’innovation expert Angelo de Luca. Innanzitutto si è soffermato sulla definizione di startup: un’impresa, nuova o costituita da non più di cinque anni, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita e che rappresenta pertanto uno dei punti chiave della politica industriale italiana.
La startup ha residenza in Italia, o in un altro Paese europeo, ma con sede produttiva o filiale in Italia e un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro. La contraddistingue ancora l’avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico. Impiega personale altamente qualificato ed è depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato. Queste alcune delle caratteristiche che sono state illustrate.
Paolo Ciaccio, board member di Entopan Innovation, ha rappresentato il forte impegno di Harmonic Innovation Group per supportare la crescita dei giovani talenti in termini globali e con una particolare attenzione al Mezzogiorno, alla Calabria e alla Sicilia dove, nei prossimi anni, apriranno due grandi Hub per l’innovazione. Ciaccio ha tratteggiato i concetti basilari del paradigma di “innovazione armonica”, ideato da Francesco Cicione e fortemente radicato nei valori umanistici e valoriali propri dell’eredità culturale italiana e mediterranea.
Si è soffermato sul ruolo dell’incubatore di startup, che punta a portare sul mercato innovazioni significative e che richiedono il sostegno di finanziatori, da coinvolgere attraverso un dialogo continuo con gli stakeholder. Ha poi illustrato il ruolo di Entopan Innovation, hub di open innovation del Harmonic Innovation Group, che gestisce, insieme alla Fondazione Giacomo Brodolini, il Centro d’Innovazione Italiano in Silicon Valley (Innovit), una presenza strategica che permette di portare l’innovazione Made in Italy al centro dell’attenzione globale.
Finora, oltre 300 startup e scaleup italiane sono state selezionate per partecipare ai percorsi di accompagnamento e crescita promossi da Entopan Innovation.
Da chi supporta la nascita a chi sull’innovazione ha puntato dando vita a startup e creando impresa, avvalendosi di un premio, erogato dal Gal “Serre Calabresi”, in attuazione del Pal Spes “Strategie per restare” e con riferimento all’avviso pubblico relativo all’intervento “L’arte della materia locale. L’artigianato fra tradizione e innovazione”, indirizzato a sostenere progetti di impresa innovativi in attività extra-agricole nelle aree rurali (misura 6.2.1 Psr Calabria 2014/2020).
A prendere la parola, per “Officina Orafa”, nata nel 2014 come startup innovativa oggi Pmi innovativa con sede a Cardinale, la socia fondatrice Simona Staglianò. «“Officina Orafa” opera nel settore della produzione di gioielli, mediante l’applicazione di tecniche innovative: dalla progettazione computerizzata, alla prototipazione rapida ed alla realizzazione in serie automatizzata.
Nei primi anni l’attività interamente dedicata ad un’accurata ricerca stilistica e dei materiali, all’elaborazione di un processo di lavorazione altamente innovativo, elementi che oggi hanno permesso ad “Officina Orafa” di vantare un know-how di elevato profilo e di produrre e distribuire gioielli con il proprio marchio. Importante è stato poter accedere ai fondi gestiti dal Gal, con i quali abbiamo potuto acquistare: un computer di ultima generazione con software specifici per la progettazione di gioielli, una stampante 3D; attrezzature con tecnologie laser (tipo saldatrice e incisore con taglio laser).
Strumenti che hanno consentito di ridurre gli errori e i possibili difetti di forma e materiale, consentendoci di offrire ai clienti non solo prodotti di alta qualità, ma anche servizi innovativi». Tra i diversi successi: la partecipazione dal 2020 a VicenzaOro, nello spazio dedicato alle realtà più innovative, la partecipazione, attraverso l’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) al master class di design rivolto a una platea di professionisti cinesi, e ancora la presenza su prestigiose riviste e pubblicazioni di settore.
Per Bruvera Design, è intervenuta l’amministratrice delegata Rosaria Brancati, evidenziando l’identità di una realtà che «integra tecniche artigianali tradizionali con tecnologie moderne, creando prodotti unici che non solo preservano il patrimonio culturale di Squillace, ma promuovono anche pratiche sostenibili attraverso l’uso di materiali naturali e locali». Spazia dal ricamo su tessuti preziosi alla pelletteria di categoria luxury, ai disegni digitali. «Bruvera – ha proseguito – è il risultato del talento e della passione di tre professionisti che hanno scelto di investire nel proprio territorio.
L’adozione di tecnologie moderne, come software di design, laser e piattaforme di e-commerce, consente di ottimizzare i processi produttivi, migliorare la personalizzazione dei prodotti e ampliare la propria visibilità a livello internazionale, mantenendo al contempo un forte legame con le tradizioni artigianali locali». Ha ancora sottolineato la necessità di sviluppare maggiormente una propria distintività in un mercato globale, di implementare strategie di marketing digitale, di massimizzare la visibilità del brand, di stabilire partnership e creare sinergie che favoriscano la crescita e l’espansione.
Da Antonio Tropiano, scultore e filologo, l’arte come esercizio di innovazione, una «pratica dell’inutile» come provocatoriamente l’ha definita, «nemica assoluta della restanza, perché per sua natura costringe ad una continua erranza che sradica dallo status quo, dal circostante. È continuo esercizio di astrazione, di allontanamento della connotazione, non solo fisica, ma visiva della nostra vita. Pertanto l’arte risulta essere non immediatamente percepibile come qualcosa che abbia una sua applicazione.
L’arte costringendo ad una dislocazione, ad un’astrazione continua ha bisogno anche di essere portatrice di una capacità d’innovazione valoriale nelle civiltà e per fare questo è necessario che l’arte imponga “dialogos”, termine greco che letteralmente significa “tra le parole”. È proprio tra l’interstizio delle parole, nel confronto continuo tra le parole che si trova una via, la quale, per tramite di trasposizione materica, conduce a un pensiero».
Carolina Scicchitano, direttore Gal “Serre Calabresi”, ha delineato le caratteristiche del progetto “Tec – Territorial Center. Un luogo tecnologico e di condivisione” che mediante le molteplici forme di comunicazione, si pone la finalità di aumentare la partecipazione, concorrendo alla realizzazione degli obiettivi del Piano di Azione locale della Strategia 2014/2022 che si concluderà il 30 giugno 2025, dando avvio alla nuova programmazione che avrà corso fino a giugno 2029.
Un’attività di informazione funzionale anche a far conoscere il lavoro svolto Gal “Serre Calabresi” quale Agenzia di sviluppo locale. Una realtà risultato di un partenariato pubblico-privato, posto in essere nel 1997 con l’obiettivo prioritario di promuovere lo sviluppo rurale attraverso la gestione e la realizzazione del Pal (Piano di Azione Locale), finanziato dall’iniziativa comunitaria Leader II. Il territorio di riferimento del Gal comprende 35 comuni, in un’area che si estende, dal Tirreno allo Ionio, a nord fino a Borgia e a San Pietro a Maida, a sud fino a Guardavalle.
Nell’ottica del più ampio coinvolgimento delle realtà locali, la volontà di rivolgere il forum informativo anche alle ultime classi dei corsi serali delle scuole di Soverato: Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, Istituto d’Istruzione Superiore “Guarasci-Calabretta”, indirizzo Tecnico Economico e Istituto Tecnico “Malafarina”. Un ringraziamento ai relativi dirigenti scolastici, è stato espresso dal direttore del Gal, per la disponibilità e l’ampia partecipazione ricevuta.
Il sindaco di Soverato, Daniele Vacca si è complimentato per l’attività svolta dal Gal, che più volte con diverse iniziative ha reso protagonista il suo Comune e ha evidenziato l’importanza che le startup, in un mondo globalizzato, siano legate alla peculiarità del territorio.