Green Pass per il rilancio del turismo, la Calabria tra le prime mete estive


Oltre 10 milioni di italiani ritengono il Green Pass, annunciato dal Governo per la seconda metà di maggio, tra le azioni prioritarie affinché un turista possa sentirsi più sicuro in vacanza in Italia. Demoskopika, nell’indagini in collaborazione con l’Università del Sannio, stima in 4,4 milioni di arrivi l’effetto della sua introduzione sul dato complessivo estivo dei quasi 39 milioni di turisti, pari ad un’incidenza dell’11,3%.

Inoltre genererebbe 1,7 miliardi di spesa turistica. Spostando l’analisi a livello regionale, il passaporto vaccinale favorirebbe l’incremento dei flussi turistici prioritariamente in tre sistemi turistici locali: Veneto con 566 mila arrivi e 222 milioni di euro di spesa turistica, Emilia-Romagna con 556 mila arrivi e 252 milioni di euro di spesa turistica e, infine, Toscana con 516 mila arrivi e 234 milioni di euro di spesa turistica.

Da giugno a settembre dell’anno in corso, Demoskopika stima oltre 4,1 milioni di arrivi in più rispetto allo stesso periodo del 2020 con una crescita pari all’11,9 per cento: 38,8 milioni di arrivi nel 2021 a fronte dei 34,7 milioni di arrivi dello scorso anno. La crescita dei turisti si ripercuote positivamente anche sull’andamento dei pernottamenti. L’Istituto di ricerca stima in 165,7 milioni le presenze per l’estate alle porte rispetto ai 142,6 pernottamenti del 2020: poco più di 23 milioni di presenze turistiche in più con una crescita pari al 16,2 per cento.

Saranno principalmente cinque le destinazioni regionali a trainare la ripresa del settore turistico italiano e che, pertanto, hanno ottenuto il maggior livello di interesse nelle scelte dei turisti. In cima alle mete turistiche più ricercate dagli italiani per i prossimi mesi si posizionano, infatti, Puglia con 1,9 milioni di arrivi (+13,6%) e 10,6 milioni di presenze (33,9%), Toscana con 4,1 milioni di arrivi (+13,4%) e 19,1 milioni di presenze (23,3%), Sicilia con 1,7 milioni di arrivi (+13,2%) e 6,5 milioni di presenze (23,6%). E, ancora, Emilia-Romagna con 4,5 milioni di arrivi (+12,9%) e 23,1 milioni di presenze (26,3%), Sardegna con 1,5 milioni di arrivi (+12,8%) e 8,2 milioni di presenze (20,0%).

A riscuotere, inoltre, un livello di interesse medio-alto altri cinque sistemi turisti regionali: Campania con 1,9 milioni di arrivi (+12,5%) e 8,5 milioni di presenze (18,1%), Calabria con 981 mila arrivi (+12,1%) e 6,2 milioni di presenze (19,8%), Liguria con 1,6 milioni di arrivi (+12,2%) e 6,3 milioni di presenze (16,4%), Lazio con 2,6 milioni di arrivi (+11,6%) e 8,5 milioni di presenze (8,5%) e, infine, Veneto con 5,3 milioni di arrivi (+11,4%) e 22,4 milioni di presenze (7,4%).

Oltre la metà di italiani hanno scelto di andare in vacanza nei prossimi mesi: il 28,7% sta pensando di programmare una vacanza per i prossimi mesi, il 20,6% ha deciso di partire anche se manifesta ancora qualche indecisione mentre solo il 4,1% ha già prenotato la villeggiatura. Prevale la vacanza “nazionalista”: l’86,8% degli italiani pronti a “fare le valigie” per andare in vacanza, la trascorreranno nel Belpaese. Sul versante opposto, il 13,2% ha scelto di recarsi oltre confine: l’11,1%, in particolare, ha in programma una meta europea mentre il 2,1% opta per una destinazione internazionale. Da evidenziare, infine, che la propensione degli italiani per una vacanza all’estero ha registrato un incremento significativo rispetto allo scorso anno, quando, in particolare, questo orientamento era stato indicato appena dal 7,8% del campione intervistato.

Per l’estate 2021, il 37,2% degli italiani preferirebbe pernottare in una “casa presa in affitto”, Un dato ancora più significativo se confrontato con la tendenza dello scorso anno quando la modalità di risposta era stata indicata dal 18,9% degli individui interpellati. Orientamento dettato – secondo i ricercatori di Demoskopika – dalla combinazione di due fattori: la crescente voglia di vacanza motivata dal programma di vaccinazione in combinazione con la volontà di associare una soluzione più isolata al concetto di vacanza più sicura.

A optare per la “casa di proprietà della famiglia” o “ospite di parenti e amici” rispettivamente il 10,6% e il 3,9%. Per quanto riguarda, inoltre, le rimanenti tipologie di pernottamento, circa la metà degli italiani (48,3%) che ha scelto di andare in vacanza, indica le strutture più tradizionali del sistema ricettivo alberghiero o extra-alberghiero. In particolare, “Albergo o villaggio turistico” (29,3%), “Bed & breakfast” (12,5%), “agriturismo” (3,7%), “campeggio” (2%) e “ostello della gioventù” (0,8%).

Il 46,6% degli italiani ha rinunciato alle vacanze per i prossimi mesi. I motivi? In primo luogo, perché “pur volendo”, i cittadini hanno ancora timore a viaggiare (24,2%). E, ancora, il 14,1% del campione intervistato ha “già rinunciato, al di là del Coronavirus”. Significativo, inoltre, anche l’8,2% del campione intervistato che non ha programmato la villeggiatura con la famiglia dichiarando di “non avere le possibilità economiche”.