In Calabria esistono realtà complesse, tarlate da problemi atavici che spesso finiscono per marchiarle indelebilmente. Nessuno si sognerebbe mai di negare i suddetti problemi, ma sarebbe auspicabile evitare le semplificazioni eccessive che inducono a identificare la realtà stessa con i problemi, procedimento errato perché sarebbe come identificare il malato con la malattia!
Guardavalle è una delle tante realtà complesse della Calabria, una delle tante realtà caratterizzata da problemi che hanno avuto conseguenze esiziali e che hanno spesso fatto assurgere il paese alle cronache per fatti relativi alla criminalità e tuttavia, Guardavalle è anche altro; è anche la scuola, l’Istituto Comprensivo “A. Moro” che in occasione del santo Natale, ha approntato un mercatino con gli elaborati artistici prodotti dagli alunni della scuola secondaria di primo grado, utilizzando materiali e tecniche artistiche diverse.
Gli elaborati sono stati esposti a scuola in una mostra-mercato dando così la possibilità a genitori, familiari, docenti e personale scolastico di partecipare con offerte libere. Il ricavato sarà destinato all’ acquisto di materiale scolastico e in particolar modo di supporti tecnologici che consentiranno di migliorare l’ offerta didattica complessiva dell’ istituto.
Dietro tale iniziativa c’è sicuramente il lavoro dei ragazzi che hanno palesato il loro talento e applicato le competenze e conoscenze apprese, ma c’è anche e soprattutto il lavoro dei docenti, con molti dei quali ho avuto il piacere e l’ onore di lavorare e apprezzarne la professionalità e la dedizione al lavoro e l’ amore per la scuola; una scuola che tenta di farsi fucina di legalità, che prova a educare alla cittadinanza attiva e al superamento degli egoismi per proiettare i ragazzi verso l’ altro da sé, superando gli steccati dei pregiudizi e che tenta in ogni modo di indurre la passione per il sapere nei discenti, combattendo contro la divina indifferenza.
Non sempre ci sono riusciti e ci riusciranno proprio perché operano in una realtà complessa che spesso rivela loro l’ inanità dei tanti sforzi fatti, ma meritano un plauso sincero, unitamente al dirigente scolastico che ha supportato tale iniziativa, il prof. Michele Bonardelli e alle famiglie che hanno – come sempre – assicurato il loro contributo; meritano di essere rammentati per la loro tenacia e per la fede nella scuola, in un’ agenzia educativa che spesso si staglia come presidio di legalità e dalla quale speriamo possa partire una nuova narrazione della Calabria.
A. Pellegrino