“Per risolvere il problema dell’invadenza dei social nella vita degli adolescenti è necessaria una forte alleanza tra scuola e famiglia”.
Lo ha affermato il dirigente scolastico dell’ IC San Francesco nel corso di un convegno dal titolo “I giovani e i social network, i disturbi del loro abuso”, organizzato dalla Camera minorile di Palmi, presieduta dall’avv. Carmelita Alvaro, e rivolto agli alunni delle scuole secondarie di primo grado, tenutosi presso la Casa della Cultura “Leonida Repaci” della cittadina tirrenica.
Dopo la somministrazione di un questionario tramite moduli google, che ha offerto numerosi spunti di dibattito, hanno affrontato la tematica di grande attualità, quale è, apppunto, il rapporto tra i giovani e la rete, , diversi esponenti istituzionali, in prima linea nella prevenzione dei danni causati dall’eccessiva utilizzo dei social da parte dei giovani.
Dopo il saluto della presidente Alvaro, del sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, dell’assessore alle politiche sociali e giovanili Eliana Ciappina e dei dirigenti scolastici presenti, sono intervenuti la responsabile dell’Area sociale del comune di Caulonia, Sonia Bruzzese, la psicologa e psicoterapeutica CTU dei Tribunali del distretto di Reggio Calabria, Santina Cova, e la sovrintendente della Polizia postale Anna Cucuruto.
Nel suo intervento, il preside Ferdinando Rotolo ha sottolineato l’importanza del tema, “che costringe tutti – ha affermato- ad una seria riflessione sul ruolo ricoperto dai social nella società moderna e, ancor di più, in quella futura”.
Rotolo ha spaziato tra diversi aspetti di una problematica complessa, soffermandosi, in particolare, sulla “tempesta digitale” che colpisce i giovani e sull’importante ruolo della della scuola. “E’ nostro dovere, come educatori – ha detto- intervenire per aiutarli a comprendere che la vita vera non è quella virtuale”.
Dopo aver illustrato le frontiere digitali “che ci attendono, tra cui quella del cosiddetto “metaverso”, ossia lo sdoppiamento tra un sé reale e un sé virtuale, con le loro implicazioni giuridiche e psicologiche tutte ancora da studiare”, il Dirigente ha sottolineato come “una soluzione ai problemi posti dall’invadenza dei social nella vita degli adolescenti non può prescindere dal coinvolgimento, sempre più consapevole, dei genitori, che spesso, invece, ignorano i pericoli cui i propri figli sono esposti ogni giorno nella rete”.
Secondo il dirigente scolastico Ferdinando Rotolo, “è una realtà complessa, quella legata ai pericoli dei social, che va affrontata in tutti i modi possibili e in sinergia con tutti gli enti operanti sul territorio, che affiancano la scuola”.
La presidente Alvaro, da sempre attenta alle problematiche dei minori, ha annunciato che nel prossimo anno scolastico saranno organizzati altri incontri sul tema. La Camera Minorile di Palmi “Malala” è un’associazione, senza fini di lucro, costituita da avvocati che operano nel settore del diritto minorile. L’associazione (che ha aderito all’Unione Nazionale Camere Minorili) si pone come obiettivo prioritario lo studio, la promozione, la sensibilizzazione e la tutela dei diritti dei minori, da perseguire anche attraverso il confronto e la collaborazione con le istituzioni, le associazioni, con tutti gli operatori della giustizia minorile, con le agenzie sociali del territorio e con tutte le professionalità che, a vario titolo, si occupano delle problematiche minorili.
Le istituzioni sono, già da tempo, in prima linea nella lotta contro i pericoli di internet, in particolare contro la dipendenza dai social e il cyberbullismo. Le scuole, in primis, dedicano molta attenzione a questa delicata problematica, che interessa da vicino alunni e famiglie e che, di recente, è stata anche al centro dell’attenzione del parlamento. La legge L. 71 del 2017, infatti, si pone l’obiettivo di prevenire e contrastare il cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni. In base ai nuovi orientamenti, ogni istituzione scolastica deve individuare un referente al cyberbullismo, per coordinare le iniziative che la scuola intende attuare nell’ambito della prevenzione. Tra queste, è importante prevedere momenti di educazione rivolti ai minorenni sull’uso consapevole della rete internet e sui diritti e doveri connessi alle tecnologie informatiche.
Già da anni, Lamezia è attiva in tal senso, grazie alla collaborazione tra scuole, associazioni di volontariato e forze dell’ordine. “In riga su internet. Una regola salva una vita”. Si chiamava così la campagna promossa tempo fa dall’Associazione Meter onlus, di don Fortunato di Noto”. L’ obiettivo era sensibilizzare ad un corretto uso di internet i ragazzi delle scuole, specialmente i “mobile boom”, cioè i più piccini, quelli cresciuti con il tablet in mano. Nell’ambito del Safer Internet Day, la Polizia Postale e delle comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, organizzò nel 2015, in numerose scuole italiane, degli incontri sul tema della sicurezza informatica. In tempi più recenti, ha avuto ampia risonanza il convegno interregionale “I ragazzi e la rete” promosso dalla società Editrice Sud, sul tema dell’uso consapevole della rete internet, al quale hanno preso parte diverse scuole calabresi.
Antonella Mongiardo