L’unico vincitore serio della storia fu Brenno, re dei Galli, il quale spiegò così la sua vittoria sui Romani: Vae victis, guai ai vinti. Tutti gli altri hanno sempre spacciato la loro guerra per qualche scopo nobile e ideale; anche noi, ragazzi, che promettevamo, nel 1935, di voler liberare “Faccetta Nera” schiava.
Lo abbiamo fatto effettivamente, abolendo la schiavitù dall’Etiopia; però è altrettanto vero che non eravamo partiti per tale umanitario scopo, bensì per conquistare l’Impero. La cosa ci riuscì, anche se per poco tempo, ma ne parliamo un’altra volta.
Allo stesso modo, non è vero che gli Stati Uniti d’America e nel 1917 e nel 1941 siano intervenuti nelle due guerre al fine di affermare più o meno sacri principi; e, nella Seconda, per liberare dal nazionalsocialismo l’Europa, Germania inclusa. Sono intervenuti come tutti in tutte le guerre, per ragioni e finalità geopolitiche; esattamente come l’Italia e nel 1915 e nel 1940.
Intanto gli USA erano impegnati nel Pacifico, in un serrato confronto con il Giappone, e la scintilla (non certo la causa!) dello scontro fu l’attacco giapponese a una flotta americana che stava alle Hawaii non certo in villeggiatura ma con intento evidente di minaccia. Per effetto del Patto Tripartito, dichiararono guerra agli USA anche Germania e Italia.
Così andarono le cose; e gli storici della domenica sono pregati di studiare i fatti e le date, soprattutto se hanno a che fare con la scuola e sotto la responsabilità del Comune e dei dirigenti scolastici, o presidi che dir si voglia. Mi capisco da me.
Già nell’autunno del 1942 sbarcarono truppe USA in Algeria, assumendo di fatto il comando anche di quelle britanniche, e combattendo fino alla primavera del 1943 in Tunisia e Algeria contro gli italotedeschi; e poi invadendo la Sicilia; nel 1944 sbarcando in Francia.
Le operazioni terrestri e navali vennero accompagnate da violentissimi bombardamenti aerei su Italia e Germania. Ricordiamo quelli di Catanzaro, e anche di Soverato. La conclusione furono le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
Le truppe americane giunte in Europa nel 1943-5, non se ne andarono più e sono sempre qui, sia in versione NATO, sia, in Germania e Italia e altrove, senza NATO. Se mai se ne andranno, come spero, sarà come quando sono venute: di loro iniziativa e per i loro scopi. Come tutti in tutte le guerre della storia, e in tutte le paci.
Ulderico Nisticò