I Miserabili… e i sorpassi.


 Parlo di un noto romanzo di Victor Hugo, narrante la storia, estremamente improbabile ma romantica, di un analfabeta detenuto sindaco borghese muscoloso ricco eroe vergine innamorato, Jean Valjean; e il cui vero momento di interesse è la descrizione di una Francia in rapida crescita industriale, e con amplissimi spazi di emarginazione sociale, e l’urbanizzazione caotica di Parigi con banlieue caotiche e quasi senza controllo. Finché Luigi Bonaparte, o Napoleone III (al potere dal 1849 al 70), non mise mano alla questione, nominando prefetto della capitale Haussmann, un tedesco alsaziano, il quale… avete presente Parigi con i boulevard, gli alberi, la ville lumière… ebbene, tutta opera di Haussmann e Napoleone, abbattendo le catapecchie ignobili care ai poeti, che, ovviamente, abitavano altrove. Lo scopo era fare di Parigi una città e non un più mucchio di tuguri; e anche poter reprimere, grazie agli spazi larghi, le solite agitazioni che, per qualsiasi motivo, vi scoppiano ogni vent’anni.

 Lo stesso, anche in modo meno traumatico, nella Roma fascista degli anni 1930, con gli attuali Fori Imperiali e via della Conciliazione.

 Quanto al mondo liberalcapitalistico, leggete 1984 di Orwell, che narra di un centro piccolo e supercontrollato anche via tv, ma circondato da quartieri immensi e quasi dimenticati. Ecco, mi pare che stia succedendo anche in Italia, e proprio nelle città, attorno alle quali troviamo zone dormitori in cui non si sa chi abita e che fa; e spesso balzano all’attenzione solo per tristi fatti di cronaca e di sangue; di cui si parla per un paio di giorni, e poi tanti saluti.

 Serve un Haussmann anche nel 2022, quasi 23, in Italia.

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 Serve anche un sistema di telecamere sulla strada. Ieri un matto, dopo aver tentato di superarmi in Laganosa, c’è riuscito in salita e in curva cieca, sgommando pure. Poco dopo, un altro si svagò con un sorpasso in doppia striscia continua. Se succede qualcosa, poi i due diventerebbero “vittime della strada”, invece di criminali quali sono.

 È sempre scarso controllo, come nei quartieri degradati, così sulle nostre vie.

Ulderico Nisticò