Il 25 Aprile corto sulla sclerosi multipla su YouTube e sui social


Assunta Mazzei di Liberi nella sclerosi multipla: vogliamo diffondere un messaggio di speranza

  Il 25 aprile sarà pubblicato su YouTube e condiviso attraverso i social network, il cortometraggio “Liberi di sorridere” realizzato dall’associazione Liberi nella sclerosi multipla e prodotto insieme alla società Loading Production srl.

Il corto, scritto e diretto dal regista Salvatore Romano, racconta la storia di una giovane donna, interpretata dall’attrice Serena Aragona che, venuta a conoscenza di essere affetta da sclerosi multipla, racconta il dramma della diagnosi e i sentimenti di incertezza e paura per quello che potrebbe succederle. Ma c’è un lieto fine. Malgrado tutto, la protagonista riesce a trovare la voglia e la forza di sorridere alla vita. Altri protagonisti sono Antonio Tallura, Costantino Comito, Imma Guarasci, Chiara Carnevale e Walter Cordopatri, tutti attori calabresi, che hanno prestato la loro immagine a titolo gratuito.

La scelta del 25 aprile non è casuale. Per l’associazione è importante ricordare, nell’anniversario della Liberazione d’Italia, quanto sia essenziale la libertà di scelta, soprattutto se si è affetti da malattie croniche di cui non si conoscono le cause e una cura definitiva. La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa che colpisce molti giovani e negli ultimi anni si registra, purtroppo, un incremento di diagnosi.

Assunta Mazzei, presidente di Liberi nella Sclerosi Multipla, racconta come il corto si inserisca in una serie di iniziative didattiche e di sensibilizzazione sulla patologia. “Questo lavoro vuole essere un messaggio di speranza per tutte le persone affette da sclerosi multipla che ogni giorno lottano per migliorare la propria condizione. Un modo per abbattere uno stereotipo molto radicato nell’immaginario comune: la malattia porta, inesorabilmente, a una disabilità grave, una condanna a vivere su una carrozzina. Non sempre è vero, il 70 per cento delle persone con sclerosi multipla riescono a mantenere una buona qualità di vita. Inoltre vogliamo anche far conoscere i sintomi invisibili (disturbi cognitivi, somato sensoriali, stanchezza cronica, ecc.) che a volte, non essendo percepiti dall’esterno, fanno sentire le persone incomprese”.

Il corto è stato presentato in alcuni festival e distribuito nelle scuole suscitando molto interesse. L’associazione, con sede a Figline Vegliaturo, sta lavorando ad un altro progetto per tenere sempre viva l’attenzione su una malattia che coinvolge tutta la società.


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