Successo della manifestazione di Soverato in cammino, come trovate notizie nella locandina. Dobbiamo aggiungere la trovata volutamente improvvisata, che ha visto un simpatico quadretto teatrale: ha fatto il suo ingresso Antonello Gagini in persona, recitato da Lucio Falvo, venuto dall’Aldilà a controllare come a Soverato trattino la sua Pietà. Intanto U. N. raccontava i quattro millenni della storia di Soverato: dai Siculi a Poliporto a Suberatum a Soverato Superiore alla Marina.
Sono stati ricordati i cartelloni con Qcode, che si trovano qui e lì in Soverato, in italiano e in inglese. Bisogna farli meglio conoscere ai turisti, e anche agli ignari cittadini.
L’occasione è stata un cammino, e di questo qui è opportuno parlare. È certo una manifestazione di sport amatoriale, e, com’è stato spiegato, nel pieno rispetto dei luoghi e della natura. A Soverato il percorso è “ad anello”, e permette di conoscere e quasi toccare tutti i luoghi della storia e della contemporaneità soveratesi.
Ma è anche un recupero della tradizione più antica. I percorsi, soprattutto in una terra di collina e montagna qual è la Calabria, erano sempre a piedi, e con animali da soma più che da cavalcatura; in alternativa, per mare. In Calabria le strade naturali erano quelle dei fiumi e torrenti; e, da un paese all’altro, i “violi” o “accurciaturi”, che, per dirla in geometria, erano l’ipotenusa e non i cateti, tanto meno se curvi e contorti.
Qui da noi, il crocevia di tutte le strade era la Lacina, un ampio acrocoro ellittico che comprende territori da Brognaturo a Cardinale a S. Sostene a S. Andrea a Badolato a S. Caterina a Guardavalle a Stilo, e ritorno. Bisognava andarci a piedi: e attenti agli “uocchi e mara”, le pericolose voragini e sabbie mobili, che si dice giungano fino alla battigia dello Ionio.
I sentieri mettevano dunque in contatto borghi che, paradossalmente, sono stati tra loro allontanati dalle rotabili: al netto dei mezzi utilizzati, ovvio. Ma l’antica Suberatum era vicinissima a Petrizzi, e nulla aveva a che vedere con Satriano e Davoli. Ed è solo un esempio.
I camminatori stanno recuperando i percorsi di una volta. Buona passeggiata.
Ulderico Nisticò