Il caso delle Iene finisce in tribunale


Molteplici e gravi conseguenze negative sono quelle che si sono riverberate a danno del Comune di Montauro (Cz) a seguito della diffusione su scala nazionale dei servizi televisivi delle Iene andati in onda, su Italia Uno, nelle date del 23 Novembre 2016 e del 27 novembre scorso.  I servizi curati da Giulio Golia hanno creato un notevole allarme sociale nella popolazione residente del luogo – Calalunga/Pietragrande di Montauro – che si è poi riverberato con fragore nell’opinione pubblica dell’intera Regione Calabria, impaurita e preoccupata da quanto riportato e raffigurato nei servizi televisivi, nei quali addirittura si è azzardato il paragone con Chernobyl . L’ enorme allarme sociale che ha visto quale conseguenza diretta l’intervento immediato delle Autorità, dalla Prefettura ai nuclei speciali, dalle istituzioni politiche ai Carabinieri e Vigili del fuoco, coinvolte Procura della repubblica, Aziende Sanitarie ed esperti ad ogni livello. Un gran fragore che ha destato e continua a destare, altresì, preoccupazione nella collettività e nei numerosi operatori turistici della zona che hanno, così, visto notevolmente compromesso il loro settore, con gli inevitabili ed ingenti danni economici che , purtroppo, ne stanno conseguendo, a causa delle disdette già registrate per la stagione estiva 2017.

La Agenzia regionale (Calabria) per la protezione ambientale (Arpacal), per ridimensionare l’allarme sociale scaturito dai servizi del noto show televisivo, ha effettuato nuove e accurate misurazioni delle aree interessate, dalle quali si è avuto modo di riscontrare che, diversamente da quanto sostenuto dalle Iene, i livelli di radioattività della zona sono assolutamente nella norma e non pericolosi per la salute dell’uomo. Nonostante ciò, stanti le prime disdette registrate dagli operatori turistici per la stagione 2017, il danno economico ed all’immagine causato dalla trasmissione de “Le Iene” alla comunità ed all’economia del Comune di Montauro risulta essere irrimediabile e di notevoli dimensioni, e certamente avrà dei riverberi negativi sull’economia dell’intera zona, per i prossimi anni a venire. La Calabria è stata inserita dal New York Times tra le mete più interessanti al mondo da visitare nel 2017, e con due servizi televisivi Le Iene hanno pregiudicato le speranze di una terra di riscattarsi dall’isolamento. Il Comune di Montauro,  non ci sta e per difendere i diritti del Comune turistico e dei sui cittadini,  ha  nominato l’Avvocato Armando Chirumbolo del Foro di Lamezia Terme, che, proprio ieri, ha provveduto a depositare presso la Procura della Repubblica di Catanzaro una lunga e copiosa denuncia querela, corredata da centinaia di documenti ed allegati, contro gli autori dei programmi delle Iene. L’Avv. Armando Chirumbolo sul punto ha affermato:      “ Quella interessata dai servizi delle Iene è una zona molto turistica, un fiore all’occhiello della regione. Avvieremo, quindi, una azione di risarcimento danni in sede civile contro gli autori del programma de Le Iene. Dati alla mano, il mare e le belle spiagge  di Montauro e di tutta la zona sono pulite e non inquinate. I servizi in questione si fondano su fonti non ufficiali, ed il danno all’immagine ed all’economia della rinomata cittadina turistica è consistente. Considerato il riscontrabile travalicamento del limite della continenza sostanziale e formale nell’esposizione delle relative notizie,  l’obiettivo eccesso dei termini usati,  degli accostamenti per argomento e per immagini e della titolazione utilizzati al fine di ingenerare nel vasto pubblico di telespettatori il convincimento che nel territorio del Comune di Montauro vi sia inquinamento radioattivo, è giusto che il Comune di Montauro abbia deciso di  agire per tutelare l’immagine, il decoro e l’economia del proprio territorio”.   


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