Il “caso” Trasversale delle Serre ieri in onda su Raiuno


Le telecamere del rotocalco televisivo Tv7 sui cantieri di Gagliato, in provincia di Catanzaro. Raiuno è tornata ad occuparsi del “caso” Trasversale delle Serre. Della perenne incompiuta calabrese si è parlato nel corso del Tv7 andato in onda venerdì notte, nell’ambito di un più ampio servizio realizzato da Riccardo Giacoia sul turismo, le bandiere blu e le infrastrutture che mancano nella nostra regione. Il giornalista Rai si è recato sui cantieri di Gagliato, in provincia di Catanzaro: capolinea forzato della costruenda superstrada Jonio-Tirreno. Un’opera teoricamente destinata a collegare direttamente e in pochi minuti il Soveratese con l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Un sogno, irrealizzato da 50 anni. Oggi la Trasversale parte e si conclude nel tratto limitato che va da Gagliato a Serra San Bruno.

Poi più nulla. Solo cantieri fermi, da Campo Petrizzi a Monte Cucco, da Vazzano allo svincolo autostradale. Giacoia ha intervistato una rappresentanza del Comitato di cittadini che si batte per la realizzazione della strada, evidenziando costi, paradossi e contraddizioni di una vicenda a dir poco scandalosa. “Sono stati spesi dieci milioni di euro a chilometro e ancora ci troviamo di fronte a una incompiuta” ha sottolineato a Raiuno il presidente del Comitato, Francesco Pungitore. E alla domanda “che fine hanno fatto tutti questi soldi?” la risposta è stata: “Andrebbe valutato meglio in altre sedi”. Non è mancato un accenno alle condizioni di pesante emarginazione, di sviluppo negato delle aree interne, sempre più isolate e prive di collegamenti viari degni di questo nome. Situazioni che determinano un crollo dell’economia locale e uno spopolamento costante del territorio, con l’abbandono, purtroppo inesorabile e continuo, di interi paesi. E’, quindi, emersa l’esigenza di una politica più attenta e di più ampio respiro per ridare la giusta dignità e importanza ad un vasto comprensorio che attende da fin troppo tempo risposte ai propri bisogni essenziali.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *