Il film Le Crociate


Ridato, lodevolmente, per la centesima volta, il film di Ridley Scott Le Crociate è un ottimo modello di film storico, in cui la storia autentica è appena appena intrecciata con l’invenzione, secondo le regole del romanzo storico tipo Promessi Sposi.

Siamo ai tempi della Seconda Crociata, accorsa in aiuto del Regno di Gerusalemme e dei suoi vassalli; una situazione complessa, in cui le debolezze interne e la continua conflittualità tra cristiani consentivano ai musulmani di favorire ogni progetto di riconquista. Tanto più che li guidava un valentissimo guerriero e uomo di Stato curdo, Yussuf, conosciuto nella storiografia, e nel IV dell’Inferno di Dante, ma nel Limbo, come il Saladino.

Nella ricostruzione accurata della storia, spiccano il dolente Baldovino IV, il re lebbroso; sua sorella Sibilla; il marito e futuro re Guido di Lusignano; il tracotante templare Reginaldo di Chatillon; e una figura tra storia e romanzo, Balian d’Ibelin. Gli Ibelin, che si chiamavano tutti Baliano di generazione in generazione, erano dei piccoli feudatari, ma di grande prestigio, e nulla si decideva in Terra Santa senza di loro.

Che Scott abbia rappresentato il suo Baliano come un fabbro, ha forse qualcosa di esoterico?
L’evento storico più determinante per i secoli futuri è la battaglia di Hattin del 4 luglio 1187, in cui il Saladino sconfisse i Crociati, e da lì a poco prese Gerusalemme. Invano intervennero Riccardo Plantageneto, duca di Normandia e re d’Inghilterra, e lo stesso imperatore Federico I Barbarossa chde vi morì. Rimasero piccoli Stati cristiani (san Giovanni d’Acri fino al 1291), e vari pretendenti, i cui eredi, in mezza Europa, rivendicarono il titolo di re di Gerusalemme: tra questi, sia i Savoia discendenti dai Lusignano; sia tutti i re del Meridione, ultimi i Borbone per varie discendenze ed eredità.

Ma Gerusalemme restava in mano ai musulmani, e, dal XVI secolo, ai Turchi. Dal 1187 a quanto diremo, la città fu Città Santa sia dei musulmani sunniti e sciiti, sia dei cristiani cattolici (da sempre il Custode di Terra Santa è un francescano) e ortodossi, sia dei non molti israeliti rimasti nel territorio. Ebbene, dal 1187 non vi successe nulla fino al 1917; e da quell’anno al 2024, il disastro che tutti conoscete, e che non ha nessuna speranza di finire.

Potenza del cinema: guardate in faccia il Saladino di Scott, poi guardate anche Biden, Guterres, Ursula, Tajani, Macron… ecco la differenza tra un uomo risoluto del 1187 e i diluvi di chiacchiere di quest’anno in corso.

A quando un film sulle Crociate dal punto di vista del Meridione d’Italia? Dico con Boemondo d’Altavilla, con Adelasia grancontessa di Calabria e Sicilia, poi regina di Gerusalemme; e con i cavalieri calabresi che andarono a combattere un’altra Crociata, quella in Spagna, dove sono ancora ricordati.
Ricordati in Spagna, ovviamente, mica in Calabria!!!

Ulderico Nisticò