“Il Governo tuteli subito il potere di acquisto dei consumatori calmierando i prezzi”


“La guerra e la minaccia di scioperi per il caro benzina fanno tornare la paura di rimanere senza generi alimentari come successe durante il primo lockdown pandemico”.

“I prezzi dei carburanti e dell’energia sono impazziti con la conseguenza che al supermercato iniziano a scarseggiare i beni di prima necessità: già da ieri in alcune zone d’Italia si sono registrati i primi episodi di accaparramento, con lunghe file alle casse e scaffali vuoti”.

“L’aumento del costo dell’energia ha prodotto rincari anche su farina, pasta, latte, burro e olio di semi; il caro gasolio ha causato il rincaro di alcuni tipi di riso, del vino e del pesce, ha dichiarato il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci.

“Auspichiamo subito un intervento deciso del Governo in grado di tutelare il potere di acquisto dei consumatori, limitare l’escalation di aumenti e contenere le spinte speculative sui rialzi immotivati di questi giorni con politiche che portino ad un tetto dei prezzi ai livelli pre-crisi”.

“Non si può immaginare di spendere interi stipendi per pagare bollette, benzina e cibo. I prossimi giorni saranno fondamentali per capire quale direzione vuole prendere il Governo. Basta con il silenzio. Se gli aumenti sono immotivati tagliamo le gambe agli speculatori” – conclude Nesci.