E’ stata una telefonata di congratulazioni e ringraziamento quella del presidente del consiglio Giuseppe Conte che questo pomeriggio ha telefonato a Vincenzo Tripodi, il poliziotto di 27 anni, assegnato alla centrale operativa della questura di Torino che domenica sera ha salvato una donna dai maltrattamenti del marito. Ha capito che quella donna che ordinava una pizza al telefono con la centrale operativa, stava in realtà chiedendo aiuto e ha attivato il protocollo per la gestione dei casi di emergenza.
«Come ha fatto a capire che dietro quella telefonata ci fosse una richiesta d’aiuto?», ha chiesto Conte al poliziotto, originario di Reggio Calabria e a Torino da sei mesi, con il suo primo incarico dopo la scuola di polizia a Peschiera del Garda. «Le ho ribadito che stava parlando con la centrale di polizia e lei ha confermato l’ordinazione, era chiaro che sapesse con chi stava parlando. A quel punto le ho chiesto se stesse bene e lei mi ha risposto di no. Così ho capito che non si trattava di un errore ma di una richiesta d’aiuto», ha risposto il poliziotto.
La conversazione è durata qualche minuto. «Quando siamo arrivati la violenza era ancora in atto, la donna era sotto shock e c’era anche un bambino che piangeva spaventato», ha spiegato il giovane che – racconta – sognava di diventare un poliziotto fin da quando era bambino. «Il nostro dovere è servire i cittadini, qualsiasi collega avrebbe fatto lo stesso al mio posto», ha risposto ai ringraziamenti di Conte che quando ha saputo che il poliziotto ha in programma di sposarsi a settembre ha scherzato: «Quindi aspetta un mio nuovo dcpm per sapere se potete celebrare la cerimonia?».