Il Primitivo della Puglia sbaraglia tutti gli altri rosati: vince quello Bio delle Murge


Si è concluso con la tappa di Rende, in provincia di Cosenza, il 6° Concorso dei vini rosati del Mediterraneo diretto dal giornalista Tommaso Caporale. Al cospetto della giuria tecnica riunitasi presso il Castello Normanno nel centro storico della cittadina universitaria calabrese, i 23 vini rosati preselezionati dall’organizzazione sugli oltre 60 provenienti dalle aree geografiche dello Jonio e dell’Adriatico.

A ricevere il massimo punteggio, il “Naiade”, Puglia Igp, un rosato biologico da uve primitivo prodotto dalla cantina Santeramo vini di Santeramo al colle in provincia di Bari, cuore dell’alta Murgia, un territorio caratterizzato per il suo substrato prevalentemente roccioso e già premiato nella precedente edizione con la menzione Maglia rosa per la sua armonia organolettica.

A seguire sul podio ben tre rosati a pari merito, tra cui ancora un primitivo, questa volta prodotto a Martina Franca in provincia di Taranto, nelle Murge orientali, “Il Rosone”, Salento Igp, prodotto da Vineka. Ex aequo ad altri due Calabria Igp maturati entrambi con un leggero passaggio in barrique: si tratta del ”Donna Rosa” da uve gaglioppo in purezza di Fattoria San Francesco a Cirò Marina, il “Lumare” da uve gaglioppo e cabernet sauvignon della Tenuta Iuzzolini sempre a Cirò Marina.

Menzioni speciali della giuria, e prime Dop con un punteggio di oltre 80/100, al ”Soprano”, Terre di Cosenza Dop, da vitigno calabrese in purezza, prodotto da Cantina Drogo di Rocca Imperiale in provincia di Cosenza; al Cirò Dop rosato classico da gaglioppo della cantina Francesco Malena di Cirò Marina (Kr) e al Cerasuolo d’Abruzzo Dop “Prope” della cantina Velenosi di Ascoli Piceno che si aggiudica anche il premio per la miglior bollicina metodo classico rosè, con il “The Rose” brut da Pinot Nero al 90% vendemmia 2015 sboccatura 2021.

Premio maglia rosa per le caratteristiche cromatiche e l’equilibrio gusto-olfattivo all’unico rosato d’oltre Adriatico, il “Roza”, un vino albanese prodotto da uve Kallmet dalla cantina Mrizi i Zanave di Fishte nella conte di Lezhe.

Altre menzioni speciali sono stati assegnate al Marilina, Puglia Igp, rosato da Nero di Troia delle cantine Spelonga di Stornara (Fg) per l’uniformità del giudizio vista-gusto e olfatto e al Manyarì, Cirò Dop da gaglioppo della cantina Brigante di Cirò (Kr) per la migliore espressione identitaria del vitigno di origine.

Infine il premio come miglior rosato scelto dal pubblico si riconferma per il secondo anno consecutivo al “Don Carmelo”, Salento Igp da Negramaro delle Tenute Al Bano Carrisi.