Verso un nuovo paradigma del successo imprenditoriale nell’era di internet
Nel Mediterraneo la piccola impresa familiare costituisce il modello di gran lunga prevalente, in alcune regioni quasi esclusivo, d’impresa.
Il ruolo centrale attribuito alla famiglia comporta il mantenimento della proprietà e della gestione aziendale su base familiare. Questa tendenza, da un lato, costituisce un punto di forza di queste imprese, le quali beneficiano di una coesione interna che le rende assai resistenti alle difficoltà; dall’altro, ne condiziona le potenzialità di crescita e di innovazione tecnologica, limitandole a quelle che sono le risorse risorse umane e finanziarie che una singola famiglia può apportare all’impresa. Fino ad oggi le piccole imprese familiari hanno fronteggiato la competizione interna ed internazionale in vario modo. Alcune di esse si sono aggregate in distretti per raggiungere la «massa critica» necessaria per sopravvivere, pur rimanendo piccole e mantenendo il controllo e la gestione familiare. Altre si sono specializzate in produzioni difficilmente imitabili, perché differenziate soprattutto grazie ad un brand forte, ad esempio, il Made in Italy. Altre ancora si sono posizionate in settori protetti ed a basso valore aggiunto, nei quali la competizione è circoscritta a piccoli mercati locali. L’enorme accelerazione dello sviluppo tecnologico rende oggi indispensabile colmare questo gap di risorse umane, finanziarie e tecniche.
Con ciò non si vuol dire che nel Mediterraneo si debba importare il modello anglosassone basato sulla grande corporation, sul private equity e su mercati dei capitali efficienti. Tutt’altro.
Ogni tentativo che andasse in questa direzione, infatti, sarebbe destinato ad un clamoroso fallimento perché incoerente rispetto alla cultura imprenditoriale e alle caratteristiche dei sistemi economici del Mediterraneo. Questo modello, peraltro, sta gradualmente entrando in crisi nel confronto competitivo con le startup innovative. Nell’era di Internet si sta affermando un nuovo paradigma del successo imprenditoriale che sta mettendo in crisi il tradizionale modello d’impresa basato sull’efficienza, la standardizzazione e la produttività. Ad esso si sta gradualmente sostituendo un nuovo modello d’impresa secondo il quale il vantaggio competitivo dipenderà soprattutto dalla creatività e dalla capacità di sintonizzare il business model allo scopo di preservarne la coerenza con la continua evoluzione del mercato e della tecnologia.
In questo nuovo scenario il Mediterraneo ritornerà ad occupare un ruolo centrale nell’economia mondiale perché, com’è noto, la creatività è un tratto distintivo dei popoli di quest’area del mondo. In essa sono presenti risorse che presto ritorneranno ad avere anche un grande valore economico: la cultura, l’arte, l’architettura, la storia, il cibo di elevata qualità, l’ambiente, il benessere, la bellezza.
Le piccole imprese del Mediterraneo, dunque, devono rimanere tali: piccole ed agili e, quindi, adatte a promuovere continue innovazioni sfruttando le risorse che sono patrimonio di quest’area. Ma ciò non basta.
Per superare il gap finanziario, tecnologico e di competenze tecniche e manageriali rispetto alle grandi imprese, esse devono operare congiuntamente, dando vita a reti ed a partnership.
Il modello prevalente nel Mediterraneo, dunque, deve ibridizzarsi.
Per questa via, le piccole imprese familiari possono innovare i processi e i prodotti ed accrescere il valore creato per il cliente.
Per favorire la nascita di nuove imprese, l’Unione Europea, piuttosto che erogare finanziamenti ad improbabili aspiranti imprenditori, dovrebbe affidare ad operatori specializzati (incubatori e acceleratori d’impresa) il compito di favorire l’incontro e la realizzazione di partnership tra gli imprenditori affermati che avvertono la necessità di rivitalizzare la propria impresa e gli innovatori che intendono avviare nuove imprese.
– Domenico Nicolò, Professore di Economia Aziendale presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Coordinatore Scientifico del Laboratorio ReTMES, su L’altra Calabria, Giornale di varia Informazione e Cultura (www.laltracalabria.it), Anno XXVI n° 1 – Gennaio 2016