“In Calabria non si applicherebbe la direttiva Bolkestein”


Questo è quanto avrebbe sostenuto il Governatore Occhiuto con deliberazione della Regione Calabria n. 258 del 28.5.2024 in riferimento agli art. 11 e 12 della direttiva Bolkestein, in base ai quali è previsto che le concessioni demaniali vengano rilasciate a seguito dell’espletamento di una procedura competitiva solo in caso di scarsità della risorsa naturale.

Dunque, appare corretto l’interrogativo che si pone il Governatore laddove si attanaglia l’ipotesi che si parla di autonomia differenziata e regionale sempre e solo quando conviene a qualcuno.

È indubbio, quindi, che l’Europa, all’interno della stessa direttiva, ci consente di valutare la scarsità, o meno, delle spiagge anche a livello regionale e, addirittura, comunale. Ciò trova conferma con il combinato disposto della direttiva eurounitaria ed i principi costituzionali delineati dall’art. 117 sulla separazione delle competenze tra Stato e Regioni.

A questo punto è doverosa una riflessione: perché allora non sostenere a livello nazionale, con le altre forze politiche regionali, una norma che chiarisca definitivamente chi può avvalersi di questa opportunità che la Bolkestein offre?

La situazione di incertezza normativa che sta coinvolgendo tutta la nazione ci induce a ritenere opportuna una ridefinizione del quadro giuridico riferito al demanio, attraverso una revisione/aggiornamento della normativa di settore, che tenga conto della necessità di prevedere strumenti di tutela anche per gli operatori economici attualmente operanti, e che renda meno incerta l’attività di gestione amministrativa da parte dei Comuni.

Non solo, ma è urgente superare i tanti conflitti, di competenza e di interesse, anche tra Regione, Comuni e Capitaneria di Porto, in materia di sicurezza per i bagnanti e di controllo sulle concessioni.

È interesse di tutti evitare che l’attuale situazione di caos normativo comprometta la gestione delle spiagge di Soverato e della Calabria tutta.

Affidare una piena competenza ai Comuni potrebbe essere una soluzione utile a consentire una gestione più conforme ed efficiente rispetto alle diverse particolarità territoriali.

Di contro, sarebbe importante trasferire alle Regioni, così come stabilito dal d.lgs n.85/2010, le competenze sul demanio marittimo riguardo la determinazione dei canoni e la delimitazione del demanio.

Ed ancora, sarebbe utile per i Comuni, sui quali già incombe l’onere della spesa da sostenere per garantire i servizi, che durante il periodo estivo si moltiplicano a dismisura in carenza di personale, di strutture, di sicurezza e di viabilità, ricevere almeno parte degli introiti versati per il rilascio e la gestione dei titoli concessori.

Mi auguro che l’Onorevole Occhiuto possa portare avanti nelle sedi istituzionali le iniziative già intraprese con le altre forze politiche, sindacali ed operatori del settore che hanno a cuore il bene di Soverato e della Calabria.

Associazione culturale turistica marinara “Espero” di Antonio Passafaro