Il dramma “Mani Nude”, diretto da Mauro Mancini e interpretato da Alessandro Gassmann e Francesco Gheghi, sarà in sala dal 5 giugno. Girato tra Cosenza, Soverato, Cetraro e altri borghi calabresi, il film racconta un viaggio disturbante nel cuore della disumanizzazione.
La trama, tratta dall’omonimo romanzo di Paola Barbato, vede protagonista Davide (Francesco Gheghi), un ragazzo di buona famiglia che viene rapito e costretto a partecipare a combattimenti clandestini a mani nude.
In questo mondo violento e brutale, il suo unico punto di riferimento diventa Minuto (Alessandro Gassmann), il suo carceriere e allenatore. Tra i due si sviluppa un legame complesso, che si rivela per Davide l’unica possibilità di salvezza.
Il film esplora il tema della disumanizzazione, della violenza e della possibilità di redenzione in un mondo crudele. Alessandro Gassmann ha sottolineato come il film rifletta sul presente, sulle immagini di violenza che ci bombardano e su come la pietà sembri scomparsa.
Francesco Gheghi offre una delle sue prove più intense, veicolando il disagio del protagonista in questa storia che è stata paragonata a un “Fight Club italiano”, ma che, nelle intenzioni del regista, vuole andare oltre, mostrando il processo di annullamento dell’umanità necessario per arrivare a uccidere.
“Mani Nude” è la seconda collaborazione tra Mauro Mancini e Alessandro Gassmann, e promette di essere un’esperienza cinematografica cruda e diretta, che intende disturbare lo spettatore e farlo riflettere.