L’inchiesta “Cartellino rosso”, condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, ha portato alla luce un esteso sistema di assenteismo tra i dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) e dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.
Le indagini, avviate nel 2020, hanno documentato oltre 2.100 episodi di assenteismo, equivalenti a circa 1.800 ore di servizio non effettuate. I dipendenti coinvolti utilizzavano vari stratagemmi per eludere i controlli, come la timbratura del badge da parte di colleghi compiacenti o l’uso di oggetti per coprire le telecamere di sorveglianza .
A seguito delle indagini, la Corte dei Conti ha condannato 29 dipendenti pubblici al risarcimento di un danno erariale complessivo di 220.000 euro.
La Sezione giurisdizionale per la Calabria ha ritenuto che i comportamenti illeciti dei dipendenti abbiano causato un danno significativo all’erario, giustificando così la condanna al risarcimento .
Inoltre, l’ASP di Catanzaro ha avviato procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti, disponendo la sospensione cautelare dal servizio per alcuni di essi e attivando le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite. Queste azioni mirano a tutelare l’integrità dell’ente e a garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche .
Questo caso evidenzia l’importanza di controlli efficaci e di una gestione trasparente nella pubblica amministrazione, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di assenteismo e di uso improprio delle risorse pubbliche.