La procura di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per 15 persone coinvolte nell’operazione “Quinta Bolgia” che coinvolge dirigenti medici, infermieri, imprenditori nel settore delle onoranze funebri legati all’Asp di Catanzaro (che ne ha poi determinato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose) e all’ospedale di Lamezia Terme nel redditizio settore delle autoambulanze sostitutive del servizio pubblico, delle onoranze funebri, della fornitura di materiale sanitario, del trasporto sangue e altro ancora.
Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, turbata libertà dell’industria o del commercio, frode nelle pubbliche forniture, illecita concorrenza con minaccia o violenza, abuso di ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, peculato, induzione indebita a dare o promettere utilità, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio.
Chiesto il rinvio a giudizio in particolare per alcuni ex dirigenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso per le presunte ingerenze della cosca Iannazzo-Cannizzaro-Daponte nella gestione dell’ospedale di Lamezia Terme. Tra loro ci sono l’ex direttore generale, Giuseppe Perri; l’ex direttore amministrativo, Giuseppe Pugliese, e l’ex direttore del servizio 118 dell’Asp di Catanzaro, Eliseo Ciccone.
La Procura ha chiesto il processo per Mauceri, Luigi Muraca, Giuseppe Pugliese, Giuseppe Perri, Eliseo Ciccone Pietro Putrino, Diego Putrino 38 anni, Pietro Putrino 53 anni, Vincenzo Torcasio, Silvio Rocca, Pietro Rocca, Ugo Bernando Rocca, Antonio Tommaso Strangis, Antonio Franco Di Spena, Frank Roberto Gemelli, Corrado Felice Sebastiano e per sette società: Croce Rosa Putrino, La Pietà Putrino, Service Putrino, Service Rocca, Snc Rocca e l’associazione Croce Bianca di Lamezia. Stralciate le posizioni di Pino Galati, Alfredo Gagliardi, Pietro Ferrise e Pasquale Reillo. Il 13 marzo alle 9,30 si terrà l’udienza preliminare davanti al Gup di Catanzaro.