Cala definitivamente il sipario sulla lunga vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex sindaco di San Vito, Alessandro Doria. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla difesa, rendendo definitiva la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione per concussione e corruzione ai danni della società Parco Eolico San Vito Srl.
La Suprema Corte ha confermato in toto la sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro, che aveva già stabilito, oltre alla pena detentiva, anche il risarcimento dei danni alla parte civile e il pagamento delle spese processuali.
L’inchiesta, avviata diversi anni fa, ruotava attorno alla realizzazione di un parco eolico nel territorio di San Vito e si intrecciava con un altro procedimento che coinvolgeva anche il sindaco di San Sostene, Luigi Aloisio, in qualità di consulente della società Elettrostruttura Energia, collegata al progetto eolico.
Proprio Aloisio era stato il primo a denunciare Doria, innescando l’indagine che ha poi portato alla condanna dell’ex primo cittadino.
Le intercettazioni e le testimonianze raccolte nel corso delle indagini hanno consolidato la tesi accusatoria, confermata ora in via definitiva dalla Cassazione.
Nel respingere il ricorso, la Suprema Corte ha evidenziato come gli elementi raccolti nel corso del procedimento fossero “univoci e coerenti” e che non vi fossero dubbi sulla responsabilità dell’imputato.
Dopo la pronuncia della Cassazione, Aloisio ha rilasciato una dichiarazione personale, sostenendo di aver vissuto “una lunga vicenda che ha premiato la mia voglia di denunciare, ma che ha coinvolto anche la mia famiglia e mi ha costretto a subire attività investigative per anni”. Ha ringraziato il proprio legale, Vincenzo Ioppoli, per il sostegno ricevuto e ha sottolineato di sentirsi “orgoglioso del coraggio avuto nel cercare sempre la verità”.
Con la sentenza della Cassazione, il procedimento giudiziario si chiude in modo definitivo, ponendo la parola fine a una delle vicende più discusse legate alla gestione dei parchi eolici nel territorio del Catanzarese.