Incontro con Giulia Rigodanzo di Abano (Padova) su “Terme etiche e non solo”


Caro Tito, sono giunto in automobile, assieme a mia moglie Bambina Mastronardi, ad Abano Terme da Agnone del Molise (distanza, via adriatica, km 583) nel primo pomeriggio di domenica 15 ottobre 2017. Ad accoglierci c’era il “Gruppo Tredicine” cui apparteniamo per lieta aggregazione (ormai siamo tutti amici) ma anche per ottenere un significativo sconto alberghiero.

Devi sapere, infatti, che la signora Giuseppina Tredicine (che fa la parrucchiera vicino all’Ospedale di Agnone) svolge da oltre 30 anni instancabile e gratuita attività di sensibilizzazione (in particolare tra le sue clienti) sulla benefica partecipazione alle Terme di Abano. Ha così portato nella bella città veneta centinaia di persone, mentre tante altre (pure di diverse regioni italiane, specialmente intere famiglie) vi si sono aggregate, anno dopo anno, tanto che ormai è diventato un vero e proprio “gruppo nazionale” ben conosciuto e rispettato!

Come sai già, per me è stata la prima volta alle Terme e sono lieto che il mio “battesimo termale” sia avvenuto nello splendido Hotel Terme Venezia (quattro stelle, Via Valerio Flacco 42 – tel. 049-8669800 – venezia@termevenezia.it) non soltanto per la cosa in sé e per sé, quanto perché tale ben fornita, funzionale e elegante struttura (che vanta 70 anni di esperienza, recentemente rinnovata e arricchita in offerte davvero invitanti ed irresistibili) è gestita da personale quasi tutto giovane, efficiente e soprattutto gentilissimo e sempre tanto disponibile che non ci crederesti se non lo constatassi tu stesso!… Credimi, Tito, sembra di stare in famiglia!

logo-orizzontale-consorzio-terme-euganeeCapìto orientativamente il funzionamento delle cure termali, i turni delle prestazioni e quanto altro per stare ottimamente in tale provvisoria “comunità” dai tanti “turnover” (turnazione, ricambi), rilassandomi il più possibile e non pensare ad altro … ho cercato di farmi un programma per il tempo libero che, in pratica, consiste nelle 5 ore pomeridiane che vanno dalle 14,30 alle 19,30. Mia moglie ed io siamo venuti ad Abano, non soltanto per la tanto celebrata bontà delle terme, ma anche perché nei suoi più immediati dintorni (diciamo nel raggio di 100 km) ci sono bellezze paesaggistiche e culturali tali che sono imperdibili (come la Laguna di Venezia).

Fatto salvo qualche pomeriggio dedicato al riposo (pure perché a volte l’attività termale può essere faticosa quanto benefica), mia moglie ed io abbiamo visitato i vicini e lussureggianti Colli Euganei, Padova (Cappella degli Scrovegni dipinta da Giotto e annesso immenso Museo degli Eremitani), le principali “città murate” (circondate da imponenti mura medievali come Cittadella, Monselice, Este, Montagnana), nonché Bassano del Grappa, Chioggia, Arquà Petrarca (dove ci sono casa e tomba del grande poeta Francesco) ed alcune altre. Molto del nostro tempo libero abbiamo dedicato, ovviamente, ad Abano città (in particolare, l’interessantissimo Museo internazionale delle maschere, la inusuale chiesa del Sacro Cuore, il Parco termale, gli stupendi viali, la statuaria, il santuario della Madonna della Salute, ecc.) e ai più immediati dintorni (l’inestimabile abbazia benedettina di Praglia nel limitrofo comune di Teolo, la Y-40 piscina termale più profonda del mondo nel confinante comune di Montegrotto Terme).

hotel-terme-venezia-veneto-pedibusPoi, finite le terme (oltre a deporre i fiori sulla tomba del mio ex-parroco Padre Silvano Lanaro a Terragnolo di Trento) abbiamo voluto completare tutto il giro del Lago di Garda (che, nella gita del Cral agnonese del giugno 2017 si era fermato al Vittoriale di D’Annunzio in Gardone Riviera e a Sirmione), visitando pure i sacrari di San Martino e di Solferino (dove il 24 giugno 1859 è avvenuta la battaglia della seconda guerra d’indipendenza più cruenta, tanto che tale massacro ispirò il ginevrino Henry Durant a fondare la Croce Rossa Internazionale con sede a Ginevra).

hotel-terme-venezia-veneto-grottaDopo essere stati all’ospedale Niguarda di Milano per visitare una mia cugina lì ricoverata e due famiglie amiche in provincia di Pisa, mia moglie ed io abbiamo avuto il piacere di effettuare, nella ex Riserva Presidenziale di San Rossore di Pisa, una visita “in carrozza” (omaggio di Antonio e Gloria di Sacco, una simpaticissima coppia che, facendo parte del “Gruppo Tredicine”, abbiamo conosciuto alle terme). E’ stata un’esperienza tanto magnifica che vorrei raccontarti con una lettera a parte (la n. 199). Nella due giorni pisana abbiamo avuto pure il tempo di effettuare una veloce ma interessante visita alla bella città medievale di San Miniato.

Una curiosità. In tutti questi giri, ma specialmente in Veneto, mi sono imbattuto in un numero esorbitante di telecamere e colonnine di “controllo elettronico della velocità” (autovelox), messi nei posti più impensati (anche dietro curve e persino a distanza di poche decine di metri l’una dall’altra). Il guaio è che la segnalazione del limite di velocità non era, a volte, comprensibile e, comunque, spesso, era saltellante (nel senso che si andava dai 90 ai 70 ai 50 e persino ai 40 km/h in pochissimo lasso di tempo). Non voglio fare alcuna considerazione. Temo, però, che tutta questa “esagerazione” possa scoraggiare il turismo.

hotel-terme-venezia-veneto-idromassaggioMa torniamo alle due settimane vissute all’Hotel Terme Venezia, dove è possibile incontrare e parlare con persone provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, russi compresi. Tale Hotel (come ormai quasi tutte le strutture ricettive) ci ha dato la possibilità di connessione internet gratuita. Così, ho potuto navigare nel web e mantenere il ritmo delle mie mail. E, quasi immediatamente, ho ricevuto la seguente mail (firmata da “Giulia – Responsabile delle relazioni esterne” dell’Hotel): “Gentile Domenico Lanciano, siamo lieti di darLe il benvenuto. Il personale alla reception è a Sua disposizione per ogni domanda/curiosità o eventuale necessità. Siamo sempre attenti alla soddisfazione dei nostri Clienti, Le saremmo quindi veramente grati se volesse comunicarci da subito eventuali critiche o suggerimenti. La Sua opinione per noi è importante per migliorare la qualità dei nostri servizi”.

MASSAGGIO DECONTRATTURANTE SVEDESE KINESIS MANZIANA

Caro Tito, ormai sai bene fin dal 2012 (da quando cioè è iniziata questa corrispondenza sul tuo sito) che è mia consuetudine (già dalla adolescenza), ovunque vada, contribuire al miglioramento dei luoghi e delle situazioni, tanto da mettermi spontaneamente, volontariamente e gratuitamente a disposizione delle istituzioni locali e/o dei responsabili di eventi. Sono sempre stato convinto che quando si visita un qualsiasi territorio si ricevono molteplici dimensioni di conoscenza e di emozioni. E, poiché ho realizzato (sempre ovunque e comunque) il concetto di “reciprocità”, ho cercato di dare pure qualcosa di mio, oltre all’affetto.

Così ho agito pure ad Abano, dopo aver conosciuto (anche se brevemente la città e i dintorni) e il sistema termale. Non ho risposto a quella mail (poiché sarebbe stato assai riduttivo) ma ho preferito parlare direttamente con chi mi ha mandato la mail. Alla “Reception” ho, quindi, chiesto della signora “Giulia” che immaginavo essere una seriosa ma gentile donna di mezza età, dal grande ed inappuntabile stile come sanno essere i padani in carriera. Invece, è apparsa tutta sorridente la dottoressa Giulia Rigodanzo, giovane, spigliata, gentile ed anche assai elegante (come tutto il personale di questo Hotel).

hotel-terme-venezia-veneto-bouffetCi siamo seduti ad un tavolo rotondo davanti alla “Reception” (resa luminosissima anche dalla luce esterna attraverso ampie vetrate) ed è così cominciato un dialogo durato oltre 20 minuti. In pratica, ho messo la mia esperienza di giornalista, di promotore ed animatore socio-culturale gratuitamente a disposizione del sistema termale (a cominciare dall’Hotel Venezia) con idee originali personalizzate e con idee già sperimentate in altre località di interesse turistico e produttivo, alcune delle quali tratte dal mio progetto “STUPIRE IL MONDO”. Perché sì, l’Italia deve fare cose che (nel bene e solo nel bene) stupiscano il mondo!

Nel discorso è poi uscita la possibilità che io potessi incontrarmi pure con il neo-assessore comunale all’istruzione e alla cultura, la prof.ssa Cristina Pollazzi (preside, adesso in pensione, del locale Istituto Alberghiero) e con la giornalista Iris Rocca dell’Ufficio Stampa della Federalberghi zonale. Per ognuno di questi interessanti incontri ti riferirò separatamente.

Caro Tito,

la dottoressa Giulia Rigodanzo si è mostrata molto attenta e sensibile alle mie proposte promozionali per Abano e per il suo Hotel e, in particolare, al concetto di “Terme etiche”. Come ben sai, la parola “etica” è assai abusata e spesso impropriamente, specie quando la si confonde con la “morale”. L’etica non è altro se non la ricerca e l’attuazione di tutto ciò che è bene per gli esistenti (esseri umani, animali, natura, ecc.) e tende all’Armonia, badando a ciò che è giusto fare o non fare in termini individuali e sociali.

Perciò, tale concetto, applicato ad un sistema termale come quello di Abano (ma, dico Abano anche per rivolgermi ad tutte le altre località termali e turistiche), non può che riferirsi al miglior uso delle terme (che sono un “libero” dono della Natura) a favore specialmente di coloro che ne hanno più bisogno. Infatti, molto spesso (per indolenza o per disguidi organizzativi individuali e socio-culturali pure del Sistema Sanitario Nazionale) fin troppe persone non usufruiscono del beneficio delle terme. Quindi, per prima cosa, è necessario sensibilizzare e favorire un maggiore e migliore accesso alle terme, a seconda delle esigenze preventive e curative di persone di tutte le età.

Inoltre, poiché una struttura termale ha come scopo pure quello di far rilassare le persone nel corpo e nella mente, ho proposto alla dottoressa Rigodanzo di esaminare la possibilità di dotare il suo Hotel di uno spazio di riflessione o relax religioso (così come già ci sono le zone del silenzio, cioè la “sala del sale” e il “giardino termale” sempre soffuse da musica rilassante). Tale spazio, ovviamente, dovrebbe essere valido o suddiviso per tutte le fedi religiose, così come il 24 gennaio 2002 ho visto in Assisi nel “Centro Ritiri Est-Ovest” con “altari” per tutte le religioni. Mediamente, una persona utilizza le terme per circa dieci giorni e in tale lasso di tempo potrebbe avere la necessità di pregare o di concedersi momenti di spiritualità. Spiritualità che potrebbe (e dovrebbe) far parte del ciclo termale del nutrimento e del relax mente-corpo.

Riguardo tale aspetto etico-religioso, la signora Rigodanzo mi ha detto che qualche hotel termale di Abano ha una piccola cappella. Ma non basta, a mio parere, poiché l’utenza appartiene a varie religioni e potrebbe avere bisogno di uno spazio spirituale più attinente. Sotto questo aspetto internazionale ed interreligioso che possiede già Abano e tutte le altre sedi similari, si potrebbe far sì che i luoghi termali possano considerarsi o essere dichiarati “Città della pace” poiché termalismo, amicizia, spiritualismo fraterno e turismo possono essere i componenti attinenti alla pace e alla fratellanza tra le persone e le comunità.

da-dove-provengono-i-fanghi-termali-di-abano-e-dintorniNon mi sembra affatto azzardato considerare l’ipotesi di dichiarare “Zona franca” quella dove esistano le Terme, sede di relax e di “ritempramento”. Vere “Oasi” di recupero del nostro stato di benessere e vigorìa e, quindi, zone di tranquillità assoluta, esentate dalla giungla quotidiana. Zone di libero pensiero. Zona franca ed inviolabile come lo erano nel medioevo i conventi, le chiese ed altri luoghi sacri. Tra l’altro, c’è cosa più sacra, per qualsiasi essere umano o vivente, più preziosa e più imprescindibile della “salute”?…

Nel nostro caso, quindi, “Abano città della pace” dal momento che è anche, oltre che termale, anche città di cultura e di arte. Inoltre, nel territorio comunale esiste da secoli il santuario della “Madonna della Salute” (e della Pace). Ma direi di più. Abano, per le sue caratteristiche, potrebbe essere già dichiarata “Città Universale” e, quindi, proseguire con adeguate iniziative, rafforzando tale concetto e tale ruolo, chiamando a sé tutti gli altri luoghi del mondo che hanno, più o meno, le medesime doti di attrazione universale. Insomma, ritengo che sia utile inserire Abano in un circuito virtuoso planetario di cui potrebbe essere “capitale ideale” ma anche operativa e massima aggregatrice di situazioni simili.

brevetto-europeo-terme-abano-e-dintorniCaro Tito, quando (nella primavera-estate 1982, da bibliotecario comunale del mio paese) ho realizzato il depliant turistico “Badolato 4 dimensioni: mare, collina, montagna, lago”… nell’ultima pagina ho fatto evidenziare in numerose lingue il seguente concetto: “Con il turismo rafforzi la pace nel mondo”. Ogni località di turismo, di relax si riconosce dalla pulizia, dall’ordine, dal verde ricco ben curato, dai fiori, dalla gentilezza, dalla buona gastronomia e da tutto ciò che porta al “benessere” psico-fisico. Già tutto ciò è una visione “etica” della vita, della persone e del mondo. Abano ha tutte queste caratteristiche per evidenziarsi, quale in effetti è, CITTA’ DELLA PACE e potrebbe dare un grande ed ottimo contributo alla pace nel mondo (anche come “CITTA’ UNIVERSALE”) se volesse adottare iniziative adatte a tale nobile scopo (incontri di spiritualità non-violenta, interculturali, interreligiosi, interscientifici, umanitari, ecc.).

Inoltre, non dobbiamo dimenticarci che Padova (la città del Santo per eccellenza, sant’Antonio) è ad appena a 5 km da Abano ed è anche una grande città di arte e di cultura, di scienza, di spiritualità, di umanesimo, di antichità e di lungimiranza, avendo, tra tanto altro, pure la quindicesima Università più antica del mondo (1222). Non si tratta di realizzare un “sincretismo” religioso o culturale ma di dare a tutti la possibilità di spazi spirituali che possano valorizzare ancora di più i benefici termali. Ogni città ha il suo proprio “genius loci” (lo spirito, l’anima) … quale è il “genius loci” di Abano?… Ad esempio, il cosiddetto “Spirito di Assisi” è un insieme di religiosità, spiritualità, pace e di altri valori tipici del francescanesimo.

Ad esempio, sul modello della marcia della pace “Perugia – Assisi” (circa 24 km) sarebbe utile e bello realizzare una marcia della pace “Abano Terme – Padova” (circa 10 km), magari ogni anno cambiando la sede della partenza (l’anno dopo Teolo, poi Montegrotto, poi ancora Arquà Petrarca, ecc.). Così da tutti i paesi e le città dei Colli Euganei verrà portato alla Basilica del Santo il messaggio di pace.

la-palestraCaro Tito, tu ormai sai come e quanto, in àmbito turistico e culturale, mi sia speso fin dall’adolescenza per procurare un turismo “etico” e il più possibile qualificato, fatto di “affezionati”. Ebbene, Abano Terme vanta una “utenza” (clientela?) davvero molto affezionata. Ci sono persone che “fanno i fanghi” da oltre 30 anni. Ecco, la “gestione” più etica ed “affettuosa” degli affezionati merita, secondo me, maggiori attenzioni e particolari accorgimenti, che possano avere anche un utile risvolto promozionale. Spero tanto che i consueti termini commerciali di “cliente” o “utente” vengano sostituiti con l’affetto della parola “Amico”! Tutti coloro che vengono alle Terme di Abano (e dintorni) sono da considerarsi “Amici” fin dal primo giorno!

Adesso non ti descrivo e nemmeno ti accenno ad alcune altre idee-proposte che ho comunicato alla dottoressa Giulia Rigodanzo dell’Hotel Terme Venezia di Abano, pure perché potrebbero essere, un domani (chissà?!) oggetto di “brevetto”. Però, ti posso assicurare che ho sciorinato tutto un repertorio di idee-progetto valide non soltanto per le Terme Euganee ma per tutto il sistema termale non solo italiano che mi sembra un po’ sottostimato e sottoutilizzato, mentre invece è una grande risorsa umana e scientifica per la nostra salute e, quindi, pure per le attività socio-economiche, etiche e “sostenibili” dei territori interessati.

logo-spiritualita-e-qualita-di-vitaLa signora Rigodanzo ha concordato con me che c’è ancora tanto lavoro da fare per valorizzare ancora di più ed ottimizzare il “sistema termale” in generale e di Abano (che pur è la sua punta di diamante) in particolare. Il tutto potrebbe fare parte del mio progetto “STUPIRE IL MONDO”. L’Italia ha già stupito il mondo (nel bene e nel male) in tanti aspetti. Il nostro orgoglio sarebbe attenuare i lati negativi ed esaltare ancora di più i lati positivi, specialmente quelli non ancora utilizzati al loro massimo possibile …. quei “tesori dormienti” … quei “giacimenti” di varia origine e natura che potrebbero attrarre ancora di più e meglio interesse socio-culturale, turistico e industriale tale da dare più lavoro e futuro alle nuove generazioni.

Da tutto il mondo innumerevoli persone vengono in Italia attratti della nostra cultura (l’Umanesimo, il Rinascimento, ecc.). Una bella signora russa, nel nostro stesso Hotel, sapeva dire soltanto: “Italia bella, beautiful, Michelangelo, Leonardo, Giotto ….” Questi ed altri geni hanno “stupito” il mondo. Noi dobbiamo continuare tale vocazionale tradizione di “stupire il mondo”. Ti ricordo che, con tale motivazione, nel 1996 ho consegnato alla signora Grillo (originaria di Vibo Valentia) stretta collaboratrice del ministro Walter Veltroni quando era ai Beni Culturali in Via del Collegio Romano 27 in Roma, il mio dettagliato progetto “STUPIRE IL MONDO” che poi ho fatto recapitare a numerosi altri Responsabili della “Res Publica” italiana.

“STUPIRE IL MONDO” è ancora di più necessario nei confronti dei giovani, specialmente in presenza di un notevole GAP (divario, differenza, dislivello) che potrebbe portare il nostro sistema socio-economico-politico a collassare improvvisamente, poiché oggi non c’è quell’indispensabile ed esaustivo “travaso” di conoscenze, di lavoro e di impegno tra le diverse generazioni. Ed è un pericolo che la dottoressa Giulia sta studiando, specialmente per quanto riguarda la “continuità” del buon sistema termale. Non sono tutte rose e fiori, si badi bene!

La dottoressa Giulia Rigodanzo mi ha parlato, a riguardo, del suo impegno di … “istruire la nuova generazione sugli aspetti del termalismo anche grazie le nuove tecnologie come il sito web, social media, newsletter, e-book che oggi giorno sono diventati la fonte di conoscenza più amata dai giovani”. Spero tanto che la signora Giulia possa e voglia portare questo suo impegno (magari allargandolo ad una visione più “etica” del “turismo termale”) alle massime dimensioni politiche-amministrative e di categoria.

Un motivo in più, questo del GAP generazionale, per correre ai ripari il più urgentemente possibile. Ne ho parlato pure con l’assessore a istruzione e cultura, prof.ssa Cristina Pollazzi, della nuova Giunta comunale, nata dalle elezioni amministrative del 25 giugno 2017. Te ne riferirò in modo particolareggiato nella prossima lettera n. 196.

Grazie e sempre tante cordialità,

Domenico Lanciano (http://www.costajonicaweb.it)


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *